La nave spia-russa arriva all’Avana alla vigilia dello storico incontro Usa-Cuba
La nave dell’intelligence russa SSV-175 "Viktor Leonov", della flotta del Nord, è arrivata ieri all'Avana, alla vigilia di uno storico incontro diplomatico tra Cuba e Stati Uniti, dopo la fine dell'embargo. L’unità, che ha un equipaggio di circa 200 marinai, è specializzata nell’attività di spionaggio, raccolta dati e missioni “speciali”. Come per precedenti visite avvenute a febbraio e marzo 2014, l'arrivo della nave-spia non è stato preannunciato dalle autorità cubane, mentre viene invece fatto di solito per le navi militari straniere. E di fatto un portavoce del Pentagono, invitato a commentare la presenza, l’ha liquidata con poche parole: “Nulla di anormale, routine”. Come sottolinea il corriere della sera , la sosta in concomitanza con il negoziato Usa-Cuba non può apparire come una “semplice coincidenza, ma è un segnale di Mosca per ribadire il suo interesse strategico nello scacchiere”. Recentemente il comando della Marina russa ha annunciato un programma per ampliare pattugliamenti e missioni usando i punti di appoggio in paesi amici. Si è parlato ovviamente di Cuba e del Venezuela”.
Va detto che gli Stati Uniti hanno sempre seguito da vicino le mosse delle navi russe. Non solo la Leonov, ma anche di un rimorchiatore d’altura legato alla flotta militare, il Nikolai Chiker, in grado di condurre interventi subacquei. Quest’ultimo battello è stato notato più volte nelle vicinanze di basi dei sottomarini Usa sulla costa atlantica e davanti al centro spaziale di Cape Canaveral, in Florida. Si è ipotizzato, ricorda il Corsera, che abbia condotto “ricerche” o assistito uno dei sommergibili nucleari russi che di solito incrociano nel settore. Alcuni osservatori non scartano l’ipotesi la Vikotor Leonov abbia seguito le recenti esercitazioni navali americane Comptuex condotte dalla portaerei Roosevelt con il Carrier Strike Group.
