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Guerra in Ucraina

La NATO ammette che stanno finendo le scorte di munizioni da dare all’Ucraina

L’ammiraglio Rob Bauer, il più alto funzionario militare della NATO, ha affermato che stanno per esaurirsi le scorte di munizioni da fornire all’Ucraina. “Vediamo il fondo del barile”.
A cura di Davide Falcioni
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Per quanto ancora l'Ucraina sarà in grado di condurre la guerra contro la Russia in condizioni militarmente accettabili? Fino a quando gli alleati saranno in grado di sostenere gli sforzi bellici di Kiev? Sono domande che è doveroso porsi in un giornata in cui prima il Pentagono poi la NATO hanno annunciato che le risorse disponibili per aiutare l'Ucraina iniziano a scarseggiare.

Il Pentagono: "Quasi finiti i fondi per le armi a Kiev"

Questa mattina il Pentagono ha avvertito il Congresso USA dell'esaurimento dei fondi per sostituire le armi che gli Stati Uniti hanno inviato all'Ucraina, affermando che la Difesa è già stata costretta a rallentare le forniture di mezzi ad alcuni reparti. In una lettera, visionata dall'Associated Press, inviata dal sottosegretario alla Difesa Michael McCord ai leader di Camera e Senato, si afferma che sono rimasti a disposizione solamente 1,6 miliardi di dollari dei 25,9 miliardi che il Congresso ha messo a disposizione del Pentagono per ripristinare le scorte di armamenti e materiali inviati all'Ucraina.

John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, ha poi precisato: "Abbiamo fondi per sostenere i bisogni dell'Ucraina ancora per un po' ma il Congresso deve agire". "Il sostegno a Kiev rafforza anche la nostra sicurezza nazionale", ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca, spiegando che "il tempo non è dalla nostra parte". In una telefonata agli alleati, ha riferito il funzionario, Joe Biden ha detto di essere "fiducioso che continueremo ad avere un sostegno bipartisan e bicamerale" per gli aiuti a Kiev.

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Aiuti all'Ucraina, la NATO: "Vediamo il fondo del barile"

A confermare le difficoltà è stata nel pomeriggio anche l'Alleanza Atlantica. Intervenendo al Forum sulla sicurezza di Varsavia, l'ammiraglio Rob Bauer, il più alto funzionario militare della NATO, ha affermato che i governi e i produttori di armamenti ora devono "aumentare la produzione a un ritmo molto più rapido". Intervistato dalla BBC l'ufficiale ha confermato: "Abbiamo bisogno di grandi volumi di produzione. L’economia just-in-time e just-enough che abbiamo costruito insieme in 30 anni nei nostri sistemi liberali va bene per molte cose, ma non per le forze armate quando c’è una guerra in corso". Bauer ha aggiunto quindi che "ora il fondo del barile è visibile", visto che l’Ucraina spara migliaia di proiettili al giorno, quasi tutti provenienti dalla NATO.

James Heappey , ministro della Difesa inglese, ha confermato le difficoltà: "Le scorte militari occidentali sembrano un po’ scarse", ha detto, invitando gli alleati ad aumentare la produzione di armi. "Se non è questo il momento di spendere il 2% per la difesa, allora quando lo sarà?".

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