Russia-Ucraina, la mossa di Putin: mille mercenari per tentare il tutto per tutto
Le forze armate russe si stanno concentrando sempre di più verso il sud est dell'Ucraina, la zona del Donbass sulla quale Mosca ha giustificato la sua intera campagna militare contro Kiev, ed è proprio lì che in queste ore si stanno ammassando le forze mercenarie ingaggiate dal Cremlino per cercare di sfondare la resistenza ucraina dopo le pesanti perdite di uomini e mezzi. Già nei giorni scorsi si sono visti spostamenti di truppe e mezzi russi verso questa regione. Secondo l'intelligence militare britannica, inoltre, la Russia ha già schierato in zona elementi del famigerato gruppo Wagner e si prepara ora a inviare sul posto più di 1.000 mercenari assoldati nelle scorse settimane, inclusi leader e comandanti dell'organizzazione.
Mercenari del gruppo Wagner già schierati
Una mossa che pare sia stata voluta da Putin per tentare il tutto per tutto e sfondare definitivamente le linee di difesa ucraine nel sud del paese. Una mossa importante confermata dal fatto che molti combattenti esperti sono stati richiamati da altri fronti come la Siria. Secondo gli 007 britannici, infatti, a causa delle pesanti perdite e di un'invasione in gran parte bloccata, la Russia è stata molto probabilmente costretta a ridefinire le priorità del personale del gruppo Wagner per l'Ucraina a scapito delle operazioni in Africa e Siria. L'importanza di questo fronte è ricordata anche dalla massiccia presenza delle forze armate cecene. In zona è accorso nelle scorse ore addirittura Ramzan Kadyrov il capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov, ufficialmente "per parlare, sollevare il morale dei ragazzi, fornire attrezzature tecniche aggiuntive, adattare e finalizzare la strategia per ulteriori azioni per i prossimi giorni".
Kiev: "Nessun segno che la Russia abbia rinunciato alla capitale"
Un altro sintomo di questo accanimento sul sud il fatto che a nord i russi si siano schierati sulla difensiva perdendo anche alcuni posizioni attorno a Kiev. Secondo l'intelligence ucraina, però, anche se la Russia ha incrementato gli attacchi a distanza cercando di distruggere le città attraverso "fuoco indiscriminato di artiglieria e attacchi di razzi", non ci son segnali di un cedimento da nord. Per Kiev non ci sono segnali del fatto che la Russia abbia rinunciato a un piano per circondare la capitale ucraina, ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksander Motuzyanyk. "Per ora non vediamo il movimento delle forze nemiche lontano da Kiev", ha detto in un briefing televisivo. Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha affermato però che le truppe russe sono "indebolite, disorientate" e "tagliate fuori dalla logistica e dalle forze principali".