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La misteriosa scomparsa di Gulnara Karimova, la donna più ricca dell’ex Unione Sovietica

Erede di un impero milionario negli anni ha accresciuto con il suo cinico talento per gli affari, Gulnara Karimov, figlia dell’ultimo dittatore uzbeko, è scomparsa. Alcuni la vogliono incarcerata nelle durissime prigioni asiatiche, altri morta avvelenata, eppure, da quattro anni, neanche il governo nazionale sa rispondere a una semplice domanda: dov’è Gulnara?
A cura di An. Mar.
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Bionda, bella, appariscente e con il fiuto per gli affari. Gulnara Karimova, figlia del defunto dittatore dell'Uzbekistan, è uno degli enigmi del paese. Erede designata dell'impero finanziario del padre – che comprende il più importante gestore telefonico del paese, vari night club e una fabbrica di cemento – dal 2014 è semplicemente scomparsa. Googoosha – nome d'arte scelto per una delle sue molteplici carriere, quella di cantante pop –  è apparsa per l'ultima volta a una sfilata del suo marchio ‘Guli' a Mosca, per poi smaterializzarsi, tanto che il 4 aprile il New York Times le ha dedicato un articolo dal titolo ‘Where's Googoosha?'

Molti, a Toshkent, pensano che la bionda ereditiera sia morta (avvelenata) o in cella, perché di certo c'è che, dopo la morte del padre, che ha governato il paese del asiatico da quando era una repubblica sovietica, la quarantenne ha avuto seri guai con la giustizia. Tanto da incorrere in una condanna: per evasione fiscale, estorsione e furto di proprietà dello Stato, a cinque anni di ‘libertà limitata'. In sostanza, secondo l'ufficio del procuratore, che oggi non risponde alle richieste di informazioni sul caso, Gulnara ha guadagnato milioni di ‘som', la moneta uzbeka, appropriandosi indebitamente di imprese nazionali ed estorcendo tangenti a investitori stranieri.

La donna più ricca dell'ex Unione Sovietica sarebbe invisa anche al nuovo presidente dello stato uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, che non risponde alle richieste del figlio di Gulnara, Islam junior, sullo stato di salute e l'esistenza in vita della madre, rea, per il nuovo sovrano, di aver ostacolato la sua ascesa al potere. Già durante il primo periodo di detenzione domiciliare, la ‘principessa' aveva lamentato le durissime condizioni in cui era costretta a vivere in una lettera alla BBC. "Mi picchiano, ho lividi ovunque" scrisse Gulnara che, secondo un portavoce dei movimenti per i diritti umani, veniva anche affamata e lasciata senza cure.

Tutto è fermo dal 2014, anche i social media di Gulnara, che ai tempi d'oro della sua carriera era una autentica socialite da decine di migliaia di follower. Sono stati chiusi, eppure durante il periodo che ha portato all'elezione del nuovo presidente account Twitter con il nome di Gulnara lanciavano messaggi di odio contro il nuovo leader del Paese. Secondo alcuni, si trattò di una manovra degli stessi servizi segreti per screditare Gulnara e promuovere il nuovo governo.

A cercarla restano solo i figli Islam Iman e l'ex marito, Mansur Maqsudi. Neanche i parenti di Googoosha, tra cui la sorella Lola e la madre Tatyana, sembrano preoccupati della sorte della primogenita i cui rapporti all'interno della famiglia presidenziale, a dire il vero, si sono rotti nel 2013. Dopo che l'ereditiera parlò pubblicamente delle vendette e delle guerra in casa Karimov, leggenda vuole che il patriarca Islam l'abbia schiaffeggiata in pubblico. È cominciata allora la lenta discesa della donna che aveva espropriato aziende intere e accumulato patrimoni immensi, forse, danneggiando gli interessi di troppe persone.

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