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“La mia città distrutta dalle bombe russe, ma mia madre vive a Mosca e non mi crede”

Oleksandra vive a Kharkiv, ma i suoi genitori vivono a Mosca. Quando ha raccontato alla madre dei bombardamenti, lei non le ha creduto dicendo che i russi “stanno conducendo un’operazione di liberazione”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Oleksandra ha 25 anni: è ucraina e vive a Kharkiv, una delle città prese di mira dall'esercito russo che da otto giorni, come voluto dal presidente russo Vladimir Putin, sta attaccando l'Ucraina. La 25enne è ucraina, ma la sua famiglia vive a Mosca. Una cosa che, come spiegato dalla Bbc, è molto comune: diversi cittadini ucraini hanno parenti che vivono stabilmente in Russia. Quando la sua città è stata bombardata, la ragazza ha inviato dei video a suoi parenti. Come racconta al network britannico, la sua famiglia però sostiene che l'esercito russo stia liberando il popolo.

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 "Dicevano che l'esercito russo non avrebbe mai preso di mira i civili"

"Quando ho sentito la prima esplosione, sono corsa fuori casa e ho preso i miei cani. Le persone erano nel panico, abbandonavano le loro auto. Io ero così spaventata", ha raccontato alla Bbc. Fin da allora ha iniziato a inviare video ai genitori, dicendo loro che l'esercito attaccava e uccideva anche i civili e i bambini: "Ma nonostante loro fossero preoccupati per me, dicevano che probabilmente quanto successo era solo un incidente, che l'esercito russo non avrebbe mai preso di mira i civili e che erano gli ucraini che uccidevano il loro popolo".

Il ruolo della televisione russa

Dalle loro conversazioni, la 25enne si è resa conto di come la sua famiglia e, in particolare modo la madre, siano fortemente influenzati dai media russi: "Mi sono spaventata quando mia madre ha riportato esattamente quanto detto dalla televisione russa. Loro fanno il lavaggio del cervello e le persone si fidano", ha continuato. Oleksandra ha raccontato che i suoi genitori le ripetono che i russi siano arrivati in Ucraina per liberarla: "Loro non vogliono altro, non vogliono toccarti. Loro mirano solo alle basi militari". La 25enne spiega che la televisione di stato russa non fa menzione dei missili su Kharkiv o dei civili morti, ma continua a parlare della guerra come se fosse "una speciale operazione di liberazione". Nemmeno le proteste in Russia sono state mostrate sui canali televisivi.

La testimonianza di Mykhailo

Nella stessa situazione anche Mykhailo, un ristoratore che viveva a Kiev con moglie e figli. Anche lui, appena sono iniziati i bombardamenti nella Capitale, ha deciso di scappare. E anche lui quando ha detto a suo padre – che vive in Russia – di quanto accadeva in Ucraina, si è sentito rispondere che "quando stava succedendo non era vera. Non c'è una guerra e i russi stanno salvano l'Ucraina dal nazismo". Anche per Anastasiya, la cui famiglia vive nel Donetsk, la situazione è simile: anche se il villaggio dove vivono i suoi genitori è sotto il controllo delle autorità di Kiev, i canali russi vengono spesso visti nella loro casa: "Non preoccuparti, mi ha detto. Loro non bombarderanno mai Kiev".

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