La mamma si lamenta delle patatine fredde, lui la raggiunge, spara al dipendente McDonald’s e lo uccide
Un semplice pacchetto di patatine fritte, giudicate troppo fredde, ha fatto scattare la furia omicida di un cliente McDonald's che ha sparato a un giovane dipendente del fast food, uccidendolo. È l'assurda tragedia che si è consumata in un locale della nota catena nel quartiere di Brooklyn, a New York.
L'aggressione mortale lunedì scorso quando l'assassino si è presentato nel locale e, dopo aver preso a pugni il dipendente, gli ha sparato ferendolo gravemente. La vittima, il 23enne Matthew Webb, è deceduto nelle scorse ore, dopo quattro di agonia, per le ferite riportate nella sparatoria.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale, tutto sarebbe iniziato nella prima serata di lunedì da una lamentela della mamma dell'assassino per le patatine troppo fredde.
La donna infatti ha fatto una videochiamata al figlio su FaceTime e si è lamentata del fatto che le sue patatine fritte erano fredde e che nessuno le dava ascolto.
Il figlio, ascoltando sua madre che discuteva con i dipendenti del locale, si è fiondato nel negozio. Il 20enne Michael Morgan, questo il suo nome, ha preso a pugni il dipendente, poi ha impugnato una pistola da 9 mm e poco dopo ha sparato al giovane.
La vittima è stata colpita al lato del collo ed è stata trasportato in condizioni critiche al Brookdale University Hospital dove però è morto nelle scorse ore.
La polizia ha arrestato il sospetto sul posto per tentato omicidio e possesso illegale di un'arma ma con la morte del dipendente ora la sua posizione si aggrava e dovrà affrontare l'accusa di omicidio
La polizia ha anche arrestato la fidanzata, la 18enne Camellia Dunlap, con l'accusa di aver nascosto la pistola usata nella sparatoria.