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La lettera del killer di Praga prima della strage: “Ho ucciso una neonata di due mesi e suo padre”

La polizia ceca ha trovato in casa dello studente 24enne una lettera in cui l’autore della strage all’Università di Praga confessa di aver ucciso un padre e la sua bimba in una foresta alla periferia orientale della Capitale.
A cura di Antonio Palma
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Una settimana prima della strage all’università di Praga dove ha ucciso 14 persone a caso e poi si è ucciso, il killer David Kozak aveva già ucciso a sangue freddo, colpendo una bambina di appena due mesi e il padre di 32 anni, freddandoli a colpi di pistola. A confessarlo è stato lo stesso killer in una lettera scritta prima della sparatoria di massa e ritrovata dalla polizia in casa sua insieme alla presunta arma usata nel duplice delitto.

Lo studente di 24 anni, che ha aperto il fuoco nel cuore del centro storico dell'Università della capitala della Repubblica Ceca, uccidendo 14 persone e ferendone più di 20, avrebbe raccontato nel testo di aver ucciso in precedenza la bambina e suo padre in una foresta alla periferia orientale di Praga. Sui dettagli e sul movente dietro il terribile assassinio la polizia locale però non ha fornito ulteriori dettagli.

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"Posso confermare che abbiamo trovato una lettera nella sua casa di Hostoun in cui l'assassino dell'università ha confessato l'omicidio nella foresta di Klánovický", ha detto infatti in una e-mail al Guardian Jan Danek, portavoce della polizia ceca, senza fornire però ulteriori dettagli. La polizia ceca in realtà aveva già sospettato del 27enne come un potenziale autore degli omicidi dopo la perquisizione in casa sua. Gli elementi rivenuti, infatti, lo avevano collegato al terribile delitto e alla zona della foresta dove il padre e la sua bambina erano stati trovati morti con ferite da arma da fuoco a metà dicembre.

Nella sua residenza nei pressi di Kladno, a trenta chilometri da Praga, oltre al cadavere del padre, la polizia infatti aveva rinvenuto un vero e proprio arsenale tra fucili, munizioni di vario calibro, un ordigno e diverse pistole. Tra queste una ritenuta perfettamente compatibile con quella usata nel duplice omicidio così come i proiettili trovati sul posto. “Un'analisi balistica ha dimostrato che la pistola usata nella foresta era identica a quella trovata a casa dell'uomo della strage all'università", ha detto la polizia.

Si indaga ora sul possibile movente degli omicidi ma gli inquirenti ipotizzano che il giovane abbia scelto le sue vittime a caso, così come accaduto all’università di Praga. Pare che David Kozak fosse ossessionato da altri giovanissimi killer, ma voleva fare meglio e diceva: “Loro hanno fatto troppi pochi morti”.

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