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Guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina non si ferma, missili e droni russi su Kiev: esplosioni e danni in centro città

Secondo fonti ucraine, la Russia questa volta avrebbe colpito pesantemente con droni di fabbricazione iraniana. Tra le testimonianze dirette dell’attacco a Kiev anche quella di Carlo Calenda che si trova nella capitale ucraina.
A cura di Antonio Palma
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Notte e mattinata di allarmi aerei ed esplosioni in Ucraina dove la guerra e gli attacchi russi non si fermano. Nelle scorse ore presa di mira anche la capitale Kiev dove prima dell’alba missili e droni russi hanno colpito anche il centro città causando diverse esplosioni e danni ad edifici amministrativi.

Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko ha parlato di esplosioni nel distretto di Shevchenkivskyi, nel centro della città, spiegando che i servizi di emergenza sono stati chiamati sul posto attorno alle 5,30 di mercoledì. Secondo l'Amministrazione militare della città, nell’attacco due edifici amministrativi sono stati danneggiati. Danneggiate anche alcune abitazioni nel villaggio di Vyshneve, un sobborgo a est della capitale ucraina.

Secondo fonti ucraine, la Russia questa volta avrebbe colpito pesantemente con droni di fabbricazione iraniana. Secondo il sindaco di Kiev, Klitschko, le forze di difesa aerea ucraine però hanno reagito bene e “hanno abbattuto 13 droni ".

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Secondo il capo dell'amministrazione militare, Oleksiy Kuleba, l'obiettivo dell'attacco era ancora una volta la rete delle infrastrutture energetiche e non è escluso che nelle prossime ore ci sia una seconda ondata di attacchi, come spesso accade.

Oltre che a Kiev, l'allarme era suonato alla stessa ora anche nelle confinanti regioni di Zhytomyr e Vinnytsia, rispettivamente a Ovest e Sud-ovest di Kiev ed è terminato solo dopo le 9.

Tra le testimonianze dirette dell’attacco a Kiev anche quella di Carlo Calenda che si trova nella capitale ucraina. Svegliato dal gli allarmi aerei Calenda ha postato un video sui social e scritto: "Da dieci mesi gli ucraini si svegliano così. Cerchiamo di tenerlo a mente quando diamo giudizi affrettati su di loro".

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Intanto la guerra continua nel sud del Paese. Per tutta la notte Le truppe russe hanno bombardato la regione di Nikopol con missili e artiglieria pesante. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale Valentyn Reznichenko, aggiungendo che, oltre a Nikopol, Mosca ha preso di mira anche Marganets.

“Più di 50 missili sono stati sparati contro aree residenziali. A Nikopol sono state danneggiate diverse abitazioni private, una stazione di servizio, un gasdotto e linee elettriche” ha dichiarato Reznichenko, aggiungendo: “A Marhanka, i proiettili russi hanno danneggiato più di una dozzina di case private e fabbricati agricoli, automobili, forni a gas e reti elettriche. Due incendi sono scoppiati nelle vicinanze”.

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"Le forze ucraine hanno respinto ieri gli attacchi russi nelle aree di 14 villaggi, mentre le forze di Mosca hanno lanciato nel Paese un attacco aereo e 11 missili, tre dei quali su infrastrutture civili delle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia" lo ha reso noto nel suo rapporto quotidiano lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riporta Ukrainska Pravda. Le forze russe, sottolinea l'esercito, hanno lanciato inoltre più di 60 attacchi con sistemi missilistici a lancio multiplo.

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