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La guerra in Libia è in stallo. Gheddafi ne approfitta

La guerra in Libia avanza verso un “punto morto” che permetterebbe la permanenza al potere di Mu’ammar Gheddafi per un tempo illimitato. Mentre contiuano gli attacchi delle forze del regime, il generale statunitense Ham ha dichiarato che se il comando delle operazioni resterà alla NATO la situazione non cambierà.
A cura di Cristian Basile
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Libia guerra Gheddafi

La guerra in Libia avanza verso un "punto morto" che permetterebbe la permanenza al potere di Mu'ammar Gheddafi per un tempo illimitato. E' questa l'opinione del capo delle operazioni militari degli Stati Uniti in Africa, il generale Carter Ham. Il generale, che ha guidato le fasi iniziali della missione alleata in Libia, è intervenuto al Comitato dei Servizi Armati del Senato degli Stati Uniti, spiegando che l'operazione militare nel paese nordafricano è in fase di stallo ed è probabile che rimarrà tale se il comando delle operazioni resterà alla NATO, anche se non ha incolpato l'organismo internazionale per il peggioramento della situazione.

Quanto a Gheddafi, Ham ha dichiarato che la possibilità che i ribelli riescano a cacciarlo in un futuro prossimo è molto bassa. Infatti, nonostante l'interesse degli Stati Uniti sia che "il dittatore abbandoni il potere", magari forzando la sua ritirata come chiedono alcuni leader repubblicani, il generale ha aggiunto che questo "non fa parte della missione militare degli USA". Da quando il comando di tutte le operazioni militare è passato alla NATO lo scorso 31 marzo, l'incarico ufficiale delle truppe statunitensi è solo quello di vigilare sull'embargo delle armi e sulla no-fly zone oltre che a garantire la sicurezza dei civili.

Proprio per quanto riguarda la protezione della popolazione libica, Ham si è rammaricato del fatto che la missione fino a questo momento non è riuscita a proteggere i civili, soprattutto della città di Misurata, 200 chilometri ad est di Tripoli, oggetto di costanti bombardamenti da parte delle forze di Gheddafi. "La capacità del regime di attaccare i civili è diminuita, fatta eccezione per Misurata" ha detto Ham.

In Libia, parte della popolazione della zona orientale del Paese si lamenta del fatto che da quanto la NATO dirige le operazioni, si sono ridotti considerevolmente gli attacchi aerei alleati, permettendo così alle forze del regime di avanzare verso est. Intano l'artiglieria pesante di Gheddafi ha bombardato oggi diverse zone strategiche nella città di Ajdabiya, mentre suoi aerei hanno attaccato postazioni dei ribelli vicino Brega uccidendo almeno 5 combattenti.

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