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La guerra dei narcos in Messico fa altre vittime: 9 corpi impiccati e 14 decapitati (VIDEO)

È un’escalation di violenza che ha per protagonisti i narcotrafficanti messicani in guerra per il controllo del territorio. Nella sola città di Nuevo Laredo, in un solo giorno, 23 persone sono state trucidate con metodi orrendi.
A cura di Susanna Picone
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È un’escalation di violenza che ha per protagonisti i narcotrafficanti messicani in guerra per il controllo del territorio. Nella sola città di Nuevo Laredo, in un solo giorno, 23 persone sono state trucidate con metodi orrendi.

È un avvertimento, un macabro messaggio quello apparso agli occhi di decine di automobilisti terrorizzati che si sono trovati di fronte, in una delle strade più trafficate di Nuevo Laredo, città al confine con il Texas, nove corpi impiccati ad un ponte. Nove corpi, occhi bendati, mani legate dietro alla schiena ed abiti insanguinati, che hanno trovato la morte in Messico, uno dei Paesi che sta diventando tra i più violenti al mondo. La firma dell’ultimo orrore, che si somma alle altre violenze degli ultimi tempi, è quella dei narcotrafficanti messicani perennemente in guerra per il controllo del territorio e del traffico della droga.

Si tratta di quattro donne e cinque uomini – I corpi-avvertimento del ponte messicano sono stati trovati nella notte tra giovedì e venerdì, prima picchiati selvaggiamente, i corpi presentavano infatti segni di torture, e poi lasciati lì, a penzolare già dal ponte. Accanto a loro la firma degli assassini scritta su un lenzuolo in cui si accenna alla disputa per il controllo della zona: sono quelli dei Los Zetas che hanno “punito” i rivali appartenenti al cartello del Golfo. Gli automobilisti che assistono all’orrore avvisano la polizia che arriva per rimuovere i cadaveri e registrare l’ennesima battaglia della guerra. Un bilancio destinato ad aumentare la mattina successiva quando viene scoperta l’ennesima orribile esecuzione.

Oltre ai 9 corpi impiccati sono stati trovati in un veicolo quelli decapitati di 14 persone – Dopo l’orrore del ponte, quello rinvenuto all’interno di un furgoncino che nascondeva i resti di altre quattordici persone. Nel veicolo mancavano le loro teste ritrovate, poi, in un’altra parte della città, all’interno di alcune sacche termiche. Erano state abbandonate nei pressi della sede del municipio, vicino al confine americano. Non si esclude che i quattordici corpi decapitati possano essere una risposta ai nove corpi impiccati al ponte che sono stati mostrati, oltre a coloro che dal vivo hanno assistito all’orrore, anche online con il Blog del Narco che ha pubblicato nei dettagli le immagini di quest’ultima battaglia dei narcotrafficanti.

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