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La Grecia valuta estensione del prestito. Usa: accordo o conseguenze dure

Secondo i media locali, il governo di Tsipras sarebbe pronto a chiedere un’estensione del prestito di sei mesi come passaggio intermedio per le trattative. Il segretario del Tesoro chiama il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, avvertendo di “immediate difficoltà” senza un accordo.
A cura di Antonio Palma
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Dopo il duro botta e risposta tra l'Ue e il governo Tsipras sull'estensione del piano di aiuti alla Grecia, ora si tenta di ricucire lo strappo. La scelta dell'Eurogruppo di mettere alle corde il governo ellenico imponendo un ultimatum entro venerdì non era affatto piaciuta a Tsipras che infatti aveva rigettato ogni minaccia rispondendo a muso duro alle richieste dell'Ue. Voci da Atene però spiegano che l'Esecutivo greco è fortemente impegnato nel trovare una soluzione al problema e il governo Tsipras potrebbe decidere già oggi se chiedere un'estensione, probabilmente di sei mesi, del prestito concesso dai partner europei e in scadenza il prossimo 28 febbraio. Il nodo ovviamente rimane sempre quello delle misure di austerità che Atene non sarebbe più disposta a sottoscrivere come in passato per avere il programma di finanziamento. Secondo quanto riportano alcuni media locali, il governo greco potrebbe presentare già in giornata a Bruxelles una richiesta di proroga di sei mesi dei finanziamenti in base al documento sottoposto già lunedì al ministro delle Finanze ellenico Yanis Varufakis dal commissario agli affari economici Pierre Moscovici e poi sfumato.

Atene tratta con l'Eurogruppo

Secondo la televisione pubblica greca "Atene invierà una lettera a Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell'Eurogruppo, per chiedere un allungamento di sei mesi dell'accordo di finanziamento, che potrà prendere la forma di programma intermedio". La richiesta ovviamente dovrà poi essere valutata dall'Eurogruppo e, se verrà ritenuta appropriata, il presidente dell'Eurogruppo convocherà per venerdì prossimo una riunione straordinaria dei ministri delle Finanze dell'area euro. Tispras dal suo canto dopo aver respinto l'ultimatum tenta di nuovo la carta dei contatti bilaterali e ha chiesto un ulteriore confronto coi suoi omologhi europei. Della questione greca si parlerà anche oggi alla riunione della Commissione europea e del consiglio direttivo della Bce.

Usa: accordo con Ue o sono guai

Le trattative tra Grecia e Unione europea sembrano bloccate e gli Stati Uniti d'America decidono di intervenire. Il segretario del tesoro americano, Jack Lew, ha infatti chiamato il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, avvertendo di "immediate difficoltà" senza un accordo e chiedendo collaborazione con l'Ue e con il Fondo monetario internazionale. Lew ha quindi insistito con Varoufakis sul fatto che l'accordo dovrebbe basarsi sul fatto che esistono i margini per fare passi in avanti sia sul fronte della crescita sia su quello delle riforme. Il segretario al Tesoro americano ha anche assicurato il collega greco che farà di tutto per incoraggiare i creditori internazionali della Grecia a raggiungere il compromesso che faccia tutti contenti.

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