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Guerra in Ucraina

La giornalista che ha esposto in tv il cartello anti Putin è una spia inglese: l’accusa del direttore

Il direttore del telegiornale del canale 1 russo ha risposto in diretta alla protesta di Marina Ovsyannikova, la giornalista che una settimana fa circa aveva esposto in tv un cartello contro Putin e la guerra in Ucraina: “È una spia inglese. Ha tradito il paese e tutti noi per un bonus”.
A cura di Ida Artiaco
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Marina Ovsyannikova è una spia inglese. Così Kirill Kleimyonov, direttore del telegiornale in onda sul primo canale russo dove nei giorni scorso la giornalista ha esposto un cartello anti Putin e contro la guerra in Ucraina, ha risposto al gesto della collega, che le è costato anche l'arresto. "Ha tradito il [suo] paese e tutti noi, così freddamente, doppiamente, per un bonus", ha dichiarato Kleimyonov mentre alle sue spalle scorrevano le immagini dei maggiori quotidiani internazionali che avevano riportato la notizia della protesta. "Il tradimento è sempre una scelta personale di qualcuno, ma bisogna chiamare le cose come sono", ha aggiunto, paragonando la donna a Giuda: "Se avessero chiamato il famoso atto in cambio di 30 monete d’argento un atto di passione, la storia del mondo sarebbe andata molto diversamente".

"In pochi minuti, questa foto era già su tutti i principali media occidentali. Questa non è una metafora. E all’ingresso del centro televisivo c’era l’avvocato della donna con un poster. Anche in pochi minuti. Prima di tutto ciò, secondo le nostre informazioni, Marina Ovsyannikova ha parlato con l’ambasciata britannica. Chi di voi è stato al telefono con un’ambasciata straniera?", ha detto Kleimyonov a sostegno delle sue accuse.

Circa una settimana fa la giornalista Marina Ovsyannikova, figlia di padre ucraino e madre russa, ha fatto irruzione in studio mentre andava in onda in diretta il tg su Channel One, tv di stato della Russia. Alle spalle della collega, che in quel momento stava conducendo il telegiornale, Marina è comparsa per diversi secondo in video mostrando il cartello contro la guerra prima che il collegamento fosse interrotto: "Fermate la guerra. Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo. Russi contro la guerra", si leggeva sul cartello. Una protesta che le è costata l'arresto, prima di essere multata e rilasciata. Il caso nei confronti della cronista era stato aperto per organizzazione di una protesta non autorizzata; la donna, come ha fatto sapere una fonte a Fanpage.it, rischiava dieci giorni di reclusione, ma non ha rinnegato il suo gesto né si è dichiarata colpevole. Alla fine è stata multata e rilasciata.

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