La furia contro le statue colpisce anche Cristoforo Colombo, in Usa statue decapitate e vandalizzate
La rabbia del movimento anti-razzista si sta accadendo sempre di più contro le statue di antichi personaggi e a farne le spese ora è anche Cristoforo Colombo, l'esploratore genovese storicamente considerato come il precursore dell'arrivo degli europei nel Nuovo Mondo ma da sempre al centro di querelle nella cultura americana e nel mirino dei gruppi di nativi locali. La statua di Cristoforo Colombo eretta a Houston, in Texas, è stata vandalizzata nelle scorse ore da sconosciuti che hanno dipinto con vernice di color rosso sangue le mani e la testa della scultura lasciando anche un cartello affisso con la scritta: "tagliare la testa al nostro oppressore". La statua, commissionata dalle Organizzazioni italoamericane della Greater Houston Inc, si trova nel Bell Park della cittadina texana e non e è nuova a simili episodi ma questa volta l'atto si innesta nelle grandi manifestazioni contro il razzismo negli Stati Uniti con dimostranti che hanno vandalizzato e demolito statue in tutto il Paese.
Un'altra statua di Colombo è stata rovesciata e bruciata a Richmond, in Virginia, all'inizio di questa settimana. A Minneapolis i manifestanti ne hanno tirata giù un'altra ancora mentre a Boston i dimostranti hanno staccato la testa, lasciando il resto sulla base. Persino nella New York piena di italoamericani tantissime le richieste di rimuovere statue e ritratti di Colombo, considerato uno schiavista. Proteste che hanno spinto lo stesso governatore dello stato Andrew Cuomo a schierarsi apertamente contro la rimozione delle statue di Cristoforo Colombo, a partire da quella iconica a Columbus Circle nel cuore di Manhattan. "Capisco quello che si può provare verso Colombo e verso alcuni dei suoi atti. Ma la statua è diventata un simbolo dell'eredità italoamericana in questo Paese, rappresenta il ringraziamento al contributo dato dagli italoamericani a New York" ha dichiarato Cuomo.