La Foresta Amazzonica va a fuoco. Bolsonaro: “E’ tutta colpa delle ONG”
Gli incendi che stanno devastando centinaia di ettari della Foresta Amazzonica? Colpa delle ONG. L'incredibile bufala, non supportata da nessuna prova, è stata detta dal Presidente del Brasile Jair Bolsonaro nel tentativo di difendersi dalle accuse che da giorni gli vengono mosse, ovvero di aver favorito con le sue scelte politiche l'insorgere di migliaia di roghi nel cuore del "polmone" del pianeta. In questi primi 8 mesi del 2019, infatti, nell'area i roghi sono aumentati dell'83% rispetto allo stesso periodo nel 2018; gli incendi divampati nella foresta pluviale sono stati più di 74mila, e solo negli ultimi sei giorni l’Inpe ha osservato più di 9.500 roghi boschivi, il cui fumo è ben visibile anche dai satelliti della NASA. Gli scienziati temono anche che gli incendi possano dare un colpo terribile alla lotta contro il cambiamento climatico, che proprio nelle foreste equatoriali ha un alleato naturale contro i gas serra.
La situazione è drammatica ma il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, esponente della destra estrema, non ha trovato niente di meglio di accusare le Ong, responsabili, a suo dire, del disastro in corso nella Foresta. "Sugli incendi in Amazzonia – ha detto – per quanto mi riguarda potrebbero essere stati causati proprio dalle Ong, perché perdono denaro. Per quale motivo? Creare danni al Brasile". Probabilmente – ha concluso il presidente – le ONG stanno compiendo alcune azioni criminali per attrarre l'attenzione contro di me, contro il Governo del Brasile. C'è una guerra in corso nel mondo contro il Brasile, una guerra di informazione. Insomma, il presidente di una delle economie emergenti del pianeta non ha trovato niente di meglio che ricorrere alla cara, vecchia, teoria del complotto non supportata da nessuna fonte attendibile. Quando i giornalisti gli hanno chieste se le sue accuse fossero sostenute da prove documentali Bolsonaro ha limpidamente risposto di no: "Sono solo mie sensazioni".
Dal canto loro, le organizzazioni ambientaliste hanno denunciato le scelte del presidente Bolsonaro, accusato di avere deliberatamente allentato i controlli sulla salvaguardia della foresta che il politico di estrema destra ha sempre dichiarato di considerare una risorsa per rilanciare l'economia del Paese, e non invece un bene indisponibile per le società private che ne traggono grandi profitti. Gli incendi stanno generando una gigantesca nube di fumo, che ha raggiunto anche la città di San Paolo del Brasile, a oltre 2.700 chilometri dalla zona dei roghi che hanno fatto scattare l'allarme dell'OMS, con conseguenti rischi per la salute delle persone.