Alluvione a Valencia

La ferocia dell’alluvione di Valencia raccontata dai residenti: “Vedevamo le auto trascinate dalla corrente”

Percorrendo a ritroso il percorso del fiume ci si trova davanti a un cimitero di auto: le carcasse metalliche sono interrate nel terreno, altre schiacciate contro i muri. Qui alcuni residenti raccontano i tragici momenti dell’alluvione di Valencia: “Queste correnti trascinano via tutto, auto, cose, persone”.
A cura di Gabriel Bernard
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La “Rambla de Poyo” era un fiume, ora l’acqua non scorre più. Chi abita le case qui intorno lo chiama il “barranco seco”. La notte di martedì 29 ottobre la Dana lo ha riempito d’acqua, macchine e persone.

Julio abita nelle case accanto al barranco seco, va verso i 60 anni, e in questi giorni ha vissuto un incubo: “Devi viverlo per capirlo. Io non lo dimenticherò mai. Quella sensazione resterà sempre dentro di me”.

Nella tragica notte di martedì il fiume si riempie completamente d’acqua, “vedevamo i fari accesi delle automobili che venivano trascinate dalla corrente” ricordano Placido e Lucia, due signori che hanno la casa che affaccia proprio sul fiume.

“In questi casi dicono di non prendere la macchina. Ho fatto così e sono salito sul tetto. Il telefono non funzionava, non c’era segnale, non funzionava niente”, afferma Julio, poi il ricordo va alla figlia e i nipoti, residenti a Paiporta: “Io non ero preoccupato per me, temevo per la vita di mia figlia e dei miei nipoti. La mia seconda figlia è riuscita a chiamarmi per farmi sapere che si erano messi in salvo sul tetto. Ho tirato un sospiro di sollievo”.

Julio foto di Gabriel Bernard per Fanpage.it
Julio foto di Gabriel Bernard per Fanpage.it

Il letto del barranco seco è uno “scenario di guerra” come afferma il Primo Capitano Talavera. Lui e i suoi uomini, appartenenti all’unità dell’UME (Unità Militare d’Emergenza) stanno battendo la zona in cerca di eventuali persone. "Qui la distruzione è totale. Stiamo organizzando delle ricerche, usiamo i mezzi pesanti per spostare le auto". Avete trovato vittime?, gli chiediamo:"Si, purtroppo si. Le abbiamo trovate" conclude il Capitano Talavera.

Primo Capitano Talavera foto di Gabriel Bernard per Fanpage.it
Primo Capitano Talavera foto di Gabriel Bernard per Fanpage.it

Le carcasse delle auto affiorano dal terreno, alcune sono irriconoscibli, schiacciate come una lattina. Altre sono divelte, su un pilone del ponte c'è un furgone: è schiacciato sul muro, sorretto da un cumulo di rami e melma alto un metro e mezzo.

Placido percorre il sentiero che da casa sua porta al fiume, osserva le auto accartocciate e ricorda: "L'acqua era un flusso tremendo, con un suono assordante e un odore davvero particolare. Queste correnti, quando arrivano così forte, trascinano via tutto. Auto, cose, persone. È agghiacciante".

Una carcassa di un auto nel letto del fiume foto di Gabriel Bernard per Fanpage.it
Una carcassa di un auto nel letto del fiume foto di Gabriel Bernard per Fanpage.it
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