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La famiglia scampata al disastro aereo: “Dovevamo imbarcarci, ma non c’era più posto”

Barry e Izzy Sim, insieme al loro bambino, avrebbero dovuto raggiungere la Malesia a bordo dell’aereo abbattuto da un missile terra-aria.
A cura di D. F.
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Scampati alla morte per una coincidenza fortunata: Barry e Izzy Sim, insieme al loro bambino, avevano progettato di recarsi a Kuala Lumpur, in Malesia, per un periodo di vacanza. Si sono recati all'aeroporto di Amesterdam per imbarcarsi ma, una volta arrivati al banco del check in, il personale ha comunicato loro che non sarebbero potuti partire perché erano terminati i posti disponibili sull'aereo, lo stesso che qualche ora dopo, sorvolando l'Ucraina, sarebbe stato abbattuto da un missile terra-aria provocando 298 vittime. Izzy Sim, intervistata dal Daily Mail, ha raccontato i lacrime: "Deve esserci qualcuno che ha vegliato su di noi e ci ha salvato la vita: non ci siamo imbarcati sul volo della Malaysian Airlines perché non c'erano più posti disponibili, così abbiamo preso l'aereo successivo, della Klm" .

La famigliola inglese aveva deciso all'ultimo momento di recarsi in Malesia: ha raggiunto l'aeroporto di Schiphol, ad Amsterdam, e intorno all'ora di pranzo ha tentato di acquistare un biglietto per il paese asiatico. La funzionaria, tuttavia, ha comunicato loro che avrebbero dovuto attendere il volo successivo. Quello della Malaysian Airlines, che sarebbe partito di lì a poco, non aveva più posti disponibili. Barry Sim, il capofamiglia, ha spiegato al Daily Telegraph: "Da quando l'aereo sul quale saremmo dovuti salire è caduto ho una sensazione di malessere, ma ricordo distintamente di aver preso bene la notizia che non c'erano più posti. Ho pensato che evidentemente così doveva andare e non era il caso di innervosirsi".

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