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La faida dei palloncini in Corea: canzoni K-pop e programmi tv contro feci umani e rifiuti

Nelle ultime settimane si è parlato dei palloncini carichi di rifiuti e persino escrementi umani lanciati in massa dalla Corea del Nord, che ha intensificato questo tipo di azioni, ma la stessa tecnica è usata dagli attivisti sudcoreani e dai disertori nordcoreani per lanciare materiale di propaganda sul nord come canzoni K-pop e programmi televisivi sudcoreani.
A cura di Antonio Palma
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L’aeroporto internazionale di Incheon, in Corea del Sud, è stato costretto alla chiusura nelle scorse ore dopo che nell’area dello scalo sono piovuti letteralmente decine di palloncini lanciati dalla Corea del Nord e pieni di rifiuti di ogni tipo. Si tratta però solo dell’ultimo atto di una faida tra le due Coree che ormai va avanti da tempo e che vede proprio i palloncini lo strumento principale di lotta.

Nelle ultime settimane si è parlato spesso dei palloncini carichi di rifiuti e persino escrementi umani lanciati in massa dalla Corea del Nord, che ha intensificato questo tipo di azioni, ma per lungo tempo la stessa tecnica è stata usata dagli attivisti sudcoreani e dai disertori nordcoreani per lanciare materiale di propaganda sul nord.

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Il materiale sudcoreano lanciato coi palloncini, oltre a contenuti che criticano il dittatore Kim Jong Un, spesso ha visto come protagonisti contenuti singolari come chiavette Usb o mini altoparlanti che trasmettono canzoni K-pop e programmi televisivi sudcoreani. Lo scopo ovviamente è far capire ai nordcoreani come si vive al sud visto lo stato di isolamento estremo della nord Corea dove tutta la cultura occidentale e del sud è severamente proibita.

La pratica del lancio di palloncini è stata al centro di numerose polemiche nella Corea del sud dove nel 2020 è stata anche approvata una legge per vietarla prima che un tribunale annullasse tutto per eccessiva restrizione alla libertà di parola. Da quel momento i lanci hanno ripreso vigore tra le continue proteste del nord che infine ha deciso di rispondere con fitti contro lanci.

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La Corea del Nord ha affermato infatti che i palloncini sono una ritorsione per la campagna di propaganda da parte di disertori e attivisti nordcoreani nel Sud che inviano regolarmente palloncini contenenti cibo, medicine, denaro e volantini che criticano i leader del Nord. Solo tra martedì e mercoledì l'esercito della Corea del Sud ha dichiarato che circa 100 palloncini sono caduti dal cielo, soprattutto nella capitale, Seul, e nella circostante provincia di Gyeonggi.

La manovra però non sembra fermare i collettivi e gli attivisti sud coreani che nei loro laboratori costruiscono palloncini sempre più sofisticati con localizzatori GPS e strumenti che permettono di manovrarli a distanza e dispositivi automatici di distribuzione dei volantini. “Con il nostro sistema, possiamo controllare la caduta dei volantini ogni 300 metri o ad ogni chilometro, assicurandoci che più persone possano vederli” hanno spiegato alla Cnn.

Intanto anche il governo di Seoul si muove e ha minacciato che se il lancio di palloncini dal nord non termina, metterà in funzione di nuovo gli altoparlanti giganti al confine, usati in passato per trasmettere notiziari ma anche canzoni di successo dei gruppi K-pop.

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