La donna più ricercata d’America
Si chiama Joanne Chesimard, è nata 65 anni fa nel Queens, ed è la prima donna a entrare nella lista dei 25 "most wanted" dell'FBI. Condannata all'ergastolo per l'uccisione di un poliziotto 40 anni fa, fu protagonista nel 1979 di una clamorosa evasione. E, del resto, le uniche foto della dona che il Bureau ha potuto diffondere risalgono agli anni Settanta, un'epoca nella quale, ai movimenti giovanili post sessantotto, si affiancavano quelli di vari gruppi armati. Assata Shakur (questo il nome "di battaglia" scelto dalla donna), faceva parte del Black Liberation Army, una formazione orientata verso l'estrema sinistra marxista, creata da alcuni membri fuoriusciti dal Black Panther Party che, attraverso la lotta armata, sosteneva la causa dei neri. Un'organizzazione che negli anni ha rivendicato l’uccisione di diversi agenti di polizia. Werner Forrester fu uno di questi.
E' il 2 maggio del '73, su un’autostrada del New Jersey la Chesimard viene fermata da una pattuglia della polizia per un controllo. C'è una sparatoria e l’agente della polizia rimane ucciso insieme ad un membro dell’Esercito per la Liberazione dei Neri. Arrestata e condannata, la donna riuscì ad evadere da un carcere federale nel 1979 e da allora è latitante. Qualche anno dopo fu avvistata a Cuba, dove secondo il Fbi avrebbe chiesto asilo politico. Proprio nell'isola caraibica ha scritto un libro, Assata: an autobiography. Le sue "gesta" sono messe in versi e musica da rapper che le hanno mostrato la propria solidarietà, come Mos Def e Common. "Joanne Chesimard è una terrorista che uccise un agente giustiziandolo", ha dichiarato l'agente dell'Fbi, Aaron Ford, nel comunicato diffuso a 40 anni dall'omicidio del poliziotto. "Vogliamo che si sappia che non avremo pace fino a quando non sarà portata davanti alla giustizia", ha aggiunto. Per la sua cattura l'Fbi offre una ricompensa di un milione di dollari; altrettanto lo stato del New Jersey.
