La Corea del Nord può davvero fare male? Tutte le armi nelle mani di Kim Jong-un
La parata militare per celebrare la “Giornata del Sole” – il 105° anniversario della nascita di Kim Il-sung, "presidente eterno" e nonno dell’attuale leader della Corea del Nord – è stata osservata con speciale attenzione dagli analisti di tutto il mondo per capire fino a che punto il regime nordcoreano rappresenti una minaccia. Nella capitale Pyongyang, sotto lo sguardo attento di Kim Jong-un, hanno sfilato migliaia di soldati (sono stati mobilitati oltre centomila persone, tra militari e civili) carri armati e camion con a bordo razzi e, per la prima volta, anche i nuovi missili balistici intercontinentali. Con l’acuirsi della tensione con gli Stati Uniti, il dittatore nordcoreano ha fatto sfoggio della sua forza militare; una dimostrazione muscolare per mandare un messaggio chiaro a Washington e ai suoi principali alleati regionali, Corea del Sud e Giappone.
Ma, di fronte alle minacce di una guerra imminente, quanto è grande l’esercito di Kim Jong-un? E’ difficile dare una risposta esatta visto l’isolamento pressoché totale della Corea del Nord. E’ possibile però tracciare un quadro generale sulla base delle informazioni conosciute finora e, appunto, dall'analisi delle immagini della parata militare di venerdì scorso.
Missili a corto raggio
L’arsenale con il quale Kim Jong-un minaccia di lanciare una guerra totale in risposta ad un eventuale attacco degli Stati Uniti può contare su circa un migliaio di missili balistici, la maggior parte dei quali a corto raggio, come il Pukguksong -1, conosciuto anche con il nome di KN-11. Installato sui sottomarini, è stato già collaudato con successo dal regime di Pyongyang: l’ultimo test risale al 24 agosto 2016, dove la sua gittata ha raggiunto 500 chilometri in direzione del Giappone. Secondo i militari della Corea del Sud, questo missile sarebbe in grado di percorrere anche mille chilometri variando l’angolo di lancio e dimostrerebbe il livello di sviluppo della capacità missilistica nordcoreana.
Sottomarini
Pyongyang disporrebbe di circa settanta sommergibili della classe Gorae o Sinpo e, sebbene la flotta sia munita di una tecnologia datata, secondo alcuni analisti, questi sottomarini sono considerati un serio pericolo soprattutto vicino alle coste.
Missili a medio raggio
Il Musudan, il missile balistico a medio raggio della Corea del Nord con una gittata fino a 3.500 chilometri in grado di colpire la base aerea statunitense nelle isole Guam del Pacifico. Mostrato al mondo per la prima volta durante la parata militare del 2010, questo missile dopo diversi fallimenti è stato testato solo nel giugno del 2016.
Missili intercontinentali
Il vero protagonista della parata di venerdì scorso, e il principale motivo di preoccupazione delle cancellerie di mezzo mondo, è stato il nuovo missile intercontinentale Pukguksong -3. Secondo molti analisti militari tali missili non sarebbero ancora operativi, ma un giorno potrebbero colpire addirittura il territorio degli Stati Uniti.
Ordigni nucleari
I primi test nucleari della Corea del Nord risalgono al 2006. Da allora, il regime di Pyongyang ha condotto diversi esperimenti, l’ultimo dei quali nel gennaio 2016. Quel giorno il servizio geologico degli Stati Uniti registrò un terremoto di magnitudo 5.1. I media nordcoreani annunciarono che il regime aveva testato con successo una bomba all'idrogeno. Tuttavia, gli esperti dubitano della veridicità dell'annuncio sostenendo che l'ordigno fosse più probabilmente una bomba a fissione nucleare. Secondo i dati diffusi nel 2015 dall'Istituto per la scienza e la sicurezza internazionale (Isis), la Corea del Nord disporrebbe di poco materiale fissile – in grado quindi di sviluppare una reazione a catena di fissione nucleare – utile solo per la fabbricazione di meno di 20 bombe atomiche.
Esercito
L’esercito di Kim Jong-un è composto da oltre un milione di uomini in armi. In Corea del Nord tutti i maschi maggiorenni devono servire per dieci anni nell'esercito. La leva è estesa anche alle donne che però vengono congedate al compimento dei 23 anni di età. La maggior parte delle unità meccanizzate e l’artiglieria pesante (4.200 carri armati e quasi 5.000 lanciarazzi mobili) sarebbero nascoste in centinaia di caserme sotterranee. Infine, il regime può schierare più di sette milioni di riservisti addestrati e pronti a prendere le armi e combattere in caso di guerra.
Aviazione
La forza aerea nordcoreana ha a disposizione sei divisioni aeree. Sono 70.000 i militari inquadrati nell'aeronautica e si stima che vi siano un totale di 1.620 aeromobili. Gli aeroporti sono circa 70, in gran parte concentrati nell'area attorno a Pyongyang e nelle province meridionali. Sono state individuati, inoltre, alcuni tratti stradali predisposti a servire quali piste d’emergenza. La situazione dei caccia, cacciabombardieri e aerei da attacco è considerata abbastanza arretrata rispetto ai jet americani; la quasi totalità del materiale dell’aviazione nordcoreana risale infatti al periodo 1960- 1990. Ciò nonostante si ritiene che, viste le buone condizioni degli aeroplani nordcoreani mostrati recentemente in pubblico, vi sia stato o sia ancora in atto un programma di aggiornamento nelle officine di manutenzione nazionali o all'estero. Gli Stati Uniti infine ritengono che Pyongyang abbia acquistato nel 1999 alcuni vecchi Mig-21 dal Kazakistan.
Armi chimiche e cyber attacchi
A preoccupare gli analisti è anche l’arsenale di armi chimiche di cui disporrebbe il regime nordcoreano. La Corea del Nord non aderisce alla Convenzione sulle armi chimiche (Cac) e gli Stati Uniti sospettano che in questi anni il regime abbia realizzato esperimenti con agenti chimici e sia in grado di sferrare attacchi batteriologici modificando una varietà di munizioni convenzionali, tra cui pezzi d’artiglieria e missili balistici. Kim Jong-un avrebbe a disposizione anche unità specializzate in cyber attacchi. Gli hacker nordcoreani sono considerati i responsabili di aver violato la sicurezza di diverse compagnie private, tra le quali anche la giapponese Sony nel 2014.