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La Corea del Nord chiude il distretto industriale di Kaesong. Il Sud minaccia ritorsioni

L’area industriale si trova in territorio nordcoreano, ma vi operano decine di aziende del Sud.
A cura di Davide Falcioni
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Ancora tensioni tra Nord e Sud Corea

Col passare dei giorni la tensione tra Corea del Nord e del Sud aumenta: stavolta è stato il governo di Seul a minacciare il ricorso alla forza per garantire la sicurezza dei suoi cittadini che lavorano a Kaesong, il complesso industriale in territorio nordcoreano, dove operano però decine di aziende del Sud e 53 mila lavoratori nordcoreani. L'area, l'unica sulla quale esista al momento una condivisione fra Nord e Sud, è stata chiusa da Pyongyang per ritorsione contro le manovre di Seul e Usa. lao

"Abbiamo preparato un piano d'urgenza e comprende una possibile azione militare, in caso di situazione grave", ha dichiarato Kim Kwan-Jin durante una riunione di deputati del partito conservatore di maggioranza. Il ministero sudcoreano per l'Unificazione ha invitato invece Pyongyang a "normalizzare immediatamente" il traffico tra i due Paesi. Se Pyognyang "persiste nel suo atteggiamento, deve essere consapevole delle ripercussioni delle sue azioni sulle relazioni intercoreane e sulle critiche e l'isolamento dalla comunità internazionale", ha rimarcato il ministero auspicando la rimozione "immediata" delle restrizioni.

La crisi tra le due coree ha avuto una forte impennata in mattinata, quando le autorità del nord hanno sospeso l'ingresso dei sudcoreani nell'area industriale e quasi 200 dipendenti non sono potuti andare a lavoro. Così, il governo di Seul ha minacciato l'uso della forza e si dice pronto a demolire il 70% della prima linea del nord entro cinque giorni nel caso di ulteriori provocazioni di  Pyongyang.

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