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La conferenza stampa sui fatti di Boston: “Solo due bombe esplose, nessuno in custodia”

In una conferenza stampa organizzata dall’FBI, le autorità hanno confermato 3 morti e oltre 170 feriti per le esplosioni durante la maratona. Nessuna altra bomba è esplosa, oltre alle due confermate. Ma le indagini sono ancora all’inizio e ci sono pochi dettagli.
A cura di Biagio Chiariello
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Deval Patrick, Ed Davis, Richard DesLauriers

Non ci sono state altre bombe oltre alle due esplose alla maratona di Boston. Lo ha detto il governatore del Massachussets Deval Patrick in una conferenza stampa con l'Fbi. Non sono stati trovati altri ordigni inesplosi, contrariamente a quanto riportato ieri, ha detto ancora Patrick, solo pacchi sospetti che si sono rivelati inoffensivi. Il governatore ha anche confermato che negli attacchi sono morte tre persone. Purtroppo i feriti continuano a salire: sono adesso 176, 17 dei quali gravi. Il responsabile dell'Fbi Richard Deslauriers ha poi provato a tranquillizzare gli animi, dal momento che gli ultimi episodi di cronaca (un aereo non decollato a Logan, l'aeroporto di Boston, dopo che un viaggiatore ha sentito parlare due passeggeri in arabo) lasciando ben intendere i nervi a fior di pelle della città ferita dalle bombe. "Stiamo seguendo diverse piste e chiediamo l'aiuto del pubblico", ha detto Deslauriers.

"Nessuna persona fermata" – L'agente speciale ha spiegato che il compito del Bureau è consegnare alla giustizia chi ha realizzato gli attacchi. Tuttavia al momento gli investigatori non hanno alcun elemento concreto su cui lavorare in maniera più dettagliata per capire anzitutto se la strage sia di natura “interna” o legata a gruppi del terrorismo internazionale. Mentre il responsabile dell'Fbi non si è sbilanciato, il capo della polizia di Boston Ed Davis, in tal senso è stato categorico. "Nessuna persona è stata fermata". Deslauriers ha chiesto alla popolazione di continuare a collaborare, fornendo alle autorità immagini o qualunque altro elemento possa servire a chi conduce le indagini. Le autorità federali e l’Fbi hanno innalzato al “livello 1” lo sforzo di mobilitazione, il che equivale a mettere in campo tutte gli strumenti investigativi a disposizione, come successo in tutti i momenti di grande emergenza nazionale.

 "Normali cittadini diventati eroi": le autorita locali, a partire dal sindaco di Boston Thomas Menino durante la conferenza stampa, rendono omaggio a tutte le persone che nei terribili momenti seguiti alle due esplosioni vicino al traguardo della maratona di Boston "hanno salvato numerose" vite, prestando i primi soccorsi ai feriti e aiutando il personale medico: corridori, persone che sulle tribune assistevano alla maratona, fotografi. Anche primo cittadino ha quindi lanciato un appello alla popolazione affinché collabori con le autorità fornendo tutte le informazioni e le immagini possibili: "Dobbiamo lavorare insieme. Boston è una città forte e lo dimostrerà anche in questi momenti di terribile difficoltà".

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