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La città sommersa dall’acqua per salvare Pechino dall’alluvione: “Ci hanno sacrificato”

Per salvare Pechino dall’alluvione le autorità cinesi hanno deviato corsi di fiumi e torrenti scaricando il peso su città più piccole come Zhuozhou i cui residenti ora non nascondono la rabbia per essere stati vittime sacrificali per permettere di salvare Pechino.
A cura di Antonio Palma
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Il maltempo causato dal tifone Doksuri ha devastato un ampio territorio cinese, causando ingentissimi danni con inondazioni e crolli ma sopratutto morti e feriti in molte zone del Paese. Mentre le autorità locali fanno ora la conta dei danni, molti residenti nella provincia di Hebei non nascondono il proprio risentimento per essere state le vittime sacrificali per permettere di salvare Pechino dall'alluvione. In particolare i residenti di Zhuozhou, una città di oltre 600mila abitanti a sud-ovest di Pechino, che hanno visto le loro case completamente invase dalle acque fino al secondo piano dopo che le autorità cinesi hanno deciso di deviare corsi di fiumi e torrenti per risparmiare altri danni alla capitale.

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La città infatti è stata una delle più colpite dalle inondazioni quindi ha dovuto sopportare il peso maggiore di questo disastro per evitare conseguenze peggiori a Pechino. Con una decisione perentoria, infatti, le autorità locali hanno deciso di spingere lontano dalla capitale le acque dei fiumi in zone dell'Hebei dove vivono meno persone. Usando dighe, bacini e corsi d'acqua collegati si è evitato un disastro a Pechino ma molti a Zhuozhou e nei dintorni hanno perso tutto.

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Come racconta la Bbc, molti residenti si sono lamentati sui social media per non aver ricevuto abbastanza preavviso per fuggire quando è stata presa la decisione di deviare i corsi di acqua e molti, oltre a perdere tutto, hanno rischiato anche di morire. Una rabbia che è montata ulteriormente quando il segretario del Partito comunista dell'Hebei, ha dichiarato con orgoglio che la sua provincia avrebbe agito da "fossato" per proteggere Pechino.

"Quelli al potere si preoccupano solo dei loro superiori. Congratulazioni! Sarà promosso. Ma gli obbedienti 70 milioni di abitanti dell'Hebei saranno sacrificati" è uno dei messaggi che descrive bene il tono di centinaia di altri post simili sui social cinesi. Messaggi che per ora il governo ha ignorato confermando invece il sistema per il controllo delle inondazioni del Paese che si basa proprio su un ordine gerarchico di protezione che dà la priorità a grandi città importanti come Pechino.

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L'emittente di Stato ha mostrato però come il governo abbia mobilitato numerose squadre di soccorso dotate di barche e aerei per spostare gli abitanti della città e dei villaggi dalle loro abitazioni sommerse dall'acqua. L'emergenza maltempo di questa settimana ha provocato 21 morti secondo il governo e, nella sola provincia di Hebei, più di un milione di persone hanno dovuto essere portate in salvo. Il costo economico è incalcolabile.

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