“La città di Iga assume ninja”: arrivano richieste da tutto il mondo, ma l’annuncio è falso
Ninja cercasi in Giappone. O almeno è quanto avevano capito tante persone che si sono offerte per andare a Iga, la città nella prefettura di Mie famosa per essere il luogo di origine delle popolari figure dei guerrieri che operavano durante il Giappone feudale, per andare a lavorare. Anche lo stipendio per fare il ninja sembrava allettante: arrivava infatti a superare i 9 milioni di yen, l'equivalente di 73.000 euro. Ma in realtà tutto è nato da un errore di interpretazione di un’intervista rilasciata dal sindaco di Iga. Una erronea interpretazione che ha appunto scatenato l’interesse di centinaia di persone da ogni parte del mondo, compresa l’Italia, che volevano andare a fare il ninja in Giappone. E alla fine il sindaco di Iga si è sentito costretto a convocare una conferenza stampa per smentire ogni voce a riguardo bollando tutto come una fake news.
"Lasciate le spade e le armi da lancio a casa" – Da quanto emerso, lo scorso 16 luglio un programma radiofonico statunitense aveva diffuso la notizia della carenza di personale ninja dopo l'intervista col sindaco, aggiungendo appunto che lo stipendio arrivava a superare i 9 milioni di yen. L'ufficio della prefettura e l'associazione del turismo di Mie hanno a quel punto – raccontano i media locali – ricevuto 115 richieste da 14 diverse nazioni. L'amministrazione cittadina ha ribadito che la città intende promuovere il turismo attraverso diverse iniziative ma ha avvisato gli interessati – almeno per il momento – “di lasciare le spade e le armi da lancio a casa”. Secondo la tradizione i celebri ninja erano conosciuti come mercenari, maestri nelle arti marziali ed esperti nelle tecniche di camuffamento. Le loro funzioni includevano il sabotaggio, l'infiltrazione ed eventualmente l'incarico di assassini mirati e la lotta armata.