La Cina si è liberata dalla malaria: ora lo certifica anche l’OMS
Il Covid-19 non è stato ancora sconfitto, ma la Cina può comunque esultare per un successo in campo sanitario: l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti certificato che il paese è stato finalmente liberato dalla malaria, malattia trasmessa dalle zanzare del genere Anopheles che ogni anno nel mondo causa oltre 400 mila morti: "Ci congratuliamo con il popolo cinese", ha dichiarato il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Il loro successo è stato duramente guadagnato ed è arrivato solo dopo decenni di azioni mirate. Con questo annuncio, la Cina si unisce al numero crescente di Paesi che stanno dimostrando al mondo che un futuro senza malaria è praticabile".
Le nazioni che hanno centrato per almeno tre anni consecutivi l'obiettivo di zero casi indigeni di malaria possono richiedere la certificazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, presentando prove e dimostrando la capacità di prevenire il riemergere della trasmissione. La Cina è il 40/esimo territorio certificato esente da malaria in base all'Oms. Gli ultimi Paesi ad aver ottenuto questo status sono stati El Salvador (2021), Algeria e Argentina (2019), Paraguay e Uzbekistan (2018). In aggiunta, l'OMS ha anche un elenco separato di 61 Paesi in cui la malattia non è mai esistita o è scomparsa senza misure specifiche.
La Cina è il primo Paese della regione del Pacifico occidentale ad aver ottenuto la certificazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in più di trent'anni. Gli unici altri con status certificato sono Australia (1981), Singapore (1982) e Brunei (1987). La richiesta di certificazione "malaria free" è stata presentata nel 2020.
