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Covid 19

La Cina ha respinto la richiesta dell’OMS di fare nuove indagini sul laboratorio di Wuhan

La Cina ha respinto le richieste dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità per una nuova indagine sulle origini del Covid-19. “Abbiamo sempre sostenuto gli sforzi scientifici per capire come è iniziato il virus ma ci opponiamo al tracciamento politico”, le parole di Ma Zhaoxu, viceministro degli Esteri cinese.
A cura di Chiara Ammendola
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Yuan Zhiming, direttore dell'unità di ricerca al Wuhan Institute of Virology
Yuan Zhiming, direttore dell'unità di ricerca al Wuhan Institute of Virology
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Nessuna nuova inchiesta in Cina sull'origine del Coronavirus. Il governo di Pechino non vuole che la pandemia venga trasformata in qualcosa di politico e ha così respinto la richiesta inviata dall'OMS, l'Organizzazione mondiale della Sanità di poter condurre una nuova indagine sull'origine del virus che ha ucciso nel mondo più di 4 milioni di persone.

L'invito dell'OMS a tutti i Paesi  a rendere noti i dati sul virus

Gli scienziati non hanno elementi a sufficienza per individuare la nascita del virus, per questo l'OMS solo ieri aveva invitato, senza alcun obiettivo di politicizzare la pandemia, tutti i Paesi a "collaborare" rendendo noti "tutti i dati in loro possesso sul virus". Un appello rivolto in particolare proprio alla Cina, da dove si ritiene abbia avuto origine il Covid-19 ma che il Paese non ha accolto: "Sosteniamo la ricerca scientifica – ha detto Ma Zhaoxu, viceministro degli Esteri cinese in una conferenza stampa online – ma siamo contrari alla politicizzazione della ricerca delle origini" del coronavirus e "alla rinuncia del rapporto congiunto Cina-Oms". Un rapporto nel quale si sottolineava come l'ipotesi che il Covid-19 fosse uscito da un laboratorio fosse "estremamente improbabile", privilegiando di fatto un origine naturale del virus, nato da un suo passaggio da animale a uomo.

Il governo cinese: Sosteniamo il tracciamento scientifico, non quello politico

Dunque un tracciamento scientifico e non politico è quello che chiede il governo cinese che di fatto finora aveva sempre respinto un ipotesi diversa da quella descritta proprio nel rapporto citato dal ministro degli Esteri cinese: "Le conclusioni e le raccomandazioni del rapporto congiunto sono state riconosciute dalla comunità internazionale e dalla comunità scientifica – ha proseguito il vice ministro – La ricerca futura dovrebbe e può essere perseguita solo sulla base di questo rapporto. Non si deve ricominciare tutto da capo".

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