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La catena di suicidi misteriosi che sconvolge l’università di Bristol, 7 casi in 16 mesi

La lunga sequenza di suicidi ha fatto scattare l’allarme nell’ateneo dove è stata avviata una complessa revisione del sistema di assistenza agli studenti col potenziamento del supporto psicologico.
A cura di A. P.
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Una catena di suicidi tanto misteriosi quanto inattesi sta sconvolgendo la tranquilla routine di una delle università più prestigiose del Regno Unito, quella di Bristol. Nell'ateneo anglosassone, infatti, in appena 16 mesi si sono registrati ben sette casi di suicidi tra gli studenti, tanto da far scattare l'allarme anche nelle massime autorità scolastiche locali. L'ultimo caso in ordine di tempo è quello di uno studente di giurisprudenza canadese originario di Toronto, Justin Cheng, trovato morto la sera del 12 gennaio nella sua stanza. Un caso di suicidio, ha spiegato la polizia inglese, ma che ha subito innescato una profonda revisione dei servizi di assistenza dell'Università di Bristol.

Quello di Cheng infatti è solo il settimo caso di suicidio in pochi mesi una delle università più quotate nel Regno Unito. Una lunga e macabra sequenza iniziata nell’ottobre del 2016 con la morte di Miranda Williams, studentessa in filosofia di 19 anni, morta per overdose di farmaci e è proseguita pochi giorni dopo con la scomparsa di Daniel Green, diciottenne al primo anno di storia, impiccato. Solo qualche settimana più tardi un altro diciottenne, Kim Long, studente in legge, vene ritrovato  nella sua residenza. Poi a fine gennaio del 2017 è la volta della ventitreenne Lara Nosiru, all’ultimo anno di neuroscienze. Poi ancora Elsa Scaburri, ventunenne al terzo anno di lingue, trovata impiccata vicino casa a marzo, stessa sorte toccata o scorso ottobre a James Thompson, ventenne al secondo anno di matematica. A questa lunga lista  si può aggiungere un'ottava vittima, Sam Symons, studente di giurisprudenza all'UWE.

Una catena di suicidi che ha spinto l'università a rivedere le sue politiche di assistenza agli studenti ad esempio potenziando il supporto psicologico con un team di 28 psicologi. Il piano prevede un investimento da 1 milione di sterline nei servizi di supporto agli studenti. Del resto studi recenti hanno rivelato che negli ultimi cinque anni le università inglesi hanno assistito a una crescita del 50 per cento delle richieste di assistenza psicologica da parte degli studenti. Questo infatti sarebbero sempre più stressati per l'elevata competizione all'interno degli atenei per eccellere e poter trovare così un buona occupazione in modo da ripagare quanto prima gli enormi debiti accumulati dalle rette da pagare

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