La Casa Bianca corregge le dichiarazioni di Biden: “Non chiediamo che Putin cada”
"Credo che il presidente e la Casa Bianca ieri sera abbiano affermato che, molto semplicemente, il presidente Putin non può essere autorizzato a scatenare una guerra o ad aggredire l’Ucraina o chiunque altro". Così il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha provato a gettare acqua sulle dichiarazioni infuocate del presidente Biden che ieri, parlando dal Castello Reale di Varsavia, in Polonia, ha definito il suo omologo russo "un macellaio", oltre che "un dittatore che cerca di ricostruire un impero", che sta "strangolando la democrazia" e minaccia di portare "decenni di guerra".
Parole che hanno provocato l'ira del Cremlino, rendendo ancora più tesi i rapporti tra i due Paesi e che hanno spinto lo staff della Casa Bianca a intervenire immediatamente per correggere il tiro. Come riporta il Washington Post, il presidente statunitense è andato a braccio nel suo discorso, sorprendendo anche i suoi funzionari e citando in conclusione anche le parole di Giovanni Paolo II, pontefice polacco e tra le figure centrali della Guerra Fredda. "Dobbiamo dire a questo tiranno che i suoi giorni sono contati. Non può restare al potere", ha detto riferendosi allo zar. Subito è arrivato il commento del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: "Non è qualcosa che decide Biden. È solo una scelta dei cittadini della Federazione Russa".
Poi è arrivata la precisazione della Casa Bianca: "Biden – ha chiarito un funzionario del suo staff – non stava parlando di un cambio di regime in Russia. Il punto del presidente era che a Putin non può essere concesso di esercitare potere sui vicini e sulla regione. Non stava parlando di Putin al potere in Russia, o di un cambio di regime". E addirittura, anche il segretario di Stato Blinken, oggi a Gerusalemme, è intervenuto per precisare, rispondendo alle domande dei giornalisti, che "come sapete, e come ci avete sentito dire più volte, non abbiamo una strategia per un cambio di regime in Russia, o in qualunque altro posto". Anche il ministro degli Esteri italiani, Luigi Di Maio, ha provato a calmare le acque: "Il presidente Biden ha fatto un discorso chiaro, ha usato parole precise, ma dall’altra parte Putin usa le bombe. Le parole di Biden devono servire a far capire chiaramente a Putin che deve fermarsi", ha detto.