La campagna di Trump: “C’è un piano dell’Iran per assassinare l’ex presidente”
L'Iran avrebbe messo a punto un piano per uccidere l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo sostiene la campagna del candidato repubblicano alle elezioni presidenziali americane di novembre spiegando di aver ricevuto informazioni di intelligence in merito e parlando di minacce "reali e specifiche".
"Il presidente Trump è stato informato dall'Office of the Director of National Intelligence in merito a minacce reali e specifiche da parte dell'Iran di assassinarlo nel tentativo di destabilizzare e seminare il caos negli Stati Uniti", si legge in una nota diffusa dalla campagna del leader repubblicano, il quale ha confermato che Teheran "rappresenta una grande minaccia per la mia vita. L'intero esercito americano sta osservando e aspettando", ha scritto sul suo social network Truth l'ex presidente. "L'Iran ha già adottato misure che non hanno funzionato, ma ci riproverà. Sono circondato da più uomini, fucili e armi di quanto abbia mai visto prima", ha aggiunto.
Come spiega il New York Times le agenzie di intelligence statunitensi avevano già individuato un potenziale complotto di assassinio iraniano all'inizio di quest'estate, tuttavia i due veri attentati alla vita di Trump sono arrivati da cittadini americani il 13 luglio e il 15 settembre; nel primo caso l'ex presidente venne colpito all'orecchio destro da un colpo di fucile sparato da Thomas Matthew Crooks durante un comizio elettorale a Butler, in Pennsylvania. Nel secondo Ryan Wesley Routh, 58 anni, è stato fermato mentre – armato di fucile – era appostato in un campo di golf frequentato da Trump. L'uomo è stato formalmente incriminato per tentato omicidio.
Ora le nuove presunte minacce dall'Iran. Una portavoce dell'Office of the Director of National Intelligence ha riconosciuto che il briefing sulla sicurezza dell'ex presidente ha effettivamente avuto luogo, ma ha rifiutato di rispondere alle domande o di fornire dettagli specifici. Non è chiaro se i funzionari dell'intelligence abbiano fornito nuovi dettagli sulle minacce del regime di Teheran contro Donald Trump o se le agenzie di spionaggio abbiano raccolto informazioni su nuovi piani contro di lui.