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La bomba di New York è uno Ied. Cos’è un ordigno esplosivo improvvisato

La bomba esplosa a New York è uno Ied. La stessa tipologia di ordigno fu usato alla maratona di Boston.
A cura di Mirko Bellis
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L'esplosione di ieri sera a New York ha seminato il panico e riacceso i timori di attentati nel pieno della campagna elettorale per le presidenziali Usa e alla vigilia dell’arrivo di 191 capi di Stato e di governo per l'Assemblea generale dell'Onu che si aprirà martedì.

Un ordigno nascosto in un cassonetto è esploso nel centralissimo quartiere di Chelsea a Manhattan causando almeno 29 feriti di cui uno in gravi condizioni. Se per il sindaco De Blasio non ci sarebbero al momento legami con il terrorismo, la polizia parla comunque di un attacco intenzionale. Un secondo ordigno – una pentola a pressione con un cellulare e dei fili elettrici attaccati – è stato ritrovato poco dopo, ancora inesploso, a quattro isolati di distanza.

A distanza di poche ore dall'esplosione, gli investigatori stanno ancora cercando di capire chi possano essere stati gli autori e se si sia trattato di un atto di terrorismo. Al momento non ci sono state rivendicazioni anche se la scoperta del secondo ordigno ha richiamato alla memoria la strage alla maratona di Boston dove il 15 aprile 2013 due esplosioni avvenute nei pressi del traguardo causarono la morte di 3 persone e il ferimento di altre 264. Anche in quell'occasione gli ordigni erano due pentole a pressione riempite di esplosivo, chiodi, pezzi di ferro e sferette metalliche. Un Ied, acronimo inglese di Improvised Explosive Device o Ordigno Esplosivo Improvvisato.

Cosa si intende con Ied?

Si tratta di un ordigno non convenzionale costituito normalmente, oltre che dall'esplosivo, da un telefono cellulare economico, filo elettrico, batterie, micce, nastro adesivo. Il telefono cellulare funziona permettendo l’innesco a distanza del dispositivo, attraverso un segnale radio che segna il completamento del circuito e dà quindi il via all'esplosione. Per quanto riguarda il materiale esplosivo, gli Ied possono essere costruiti usando dinamite o C-4, un esplosivo al plastico di uso militare. Un altro materiale impiegato negli Ied potrebbe essere il nitrato d’ammonio, un fertilizzante usato anche nella preparazione di esplosivi. Ma nel caso di attacchi cittadini – cioè in quei contesti dove chi posiziona la bomba ha bisogno di un ordigno potente ma di dimensioni contenute, tanto da passare inosservato – quest’ultimo non sarebbe la scelta migliore perché se ne richiede una grande quantità per produrre grandi deflagrazioni.

La creazione di questi ordigni non ha regole né schemi precisi. Gli Ied possono essere di varie dimensioni e forme. Per la loro fabbricazione è necessaria qualche sostanza chimica facilmente reperibile sul mercato come appunto l’ammoniaca o del fertilizzante e seguire le indicazioni che circolano grazie a Internet. Dzhokhar Tsarnaev, uno degli attentatori di Boston, confessò agli investigatori che lui e suo fratello avevano agito da soli.  Avevano imparato a costruire le bombe seguendo le istruzioni apparse su Inspire, la rivista online di Al Qaeda. Nel luglio del 2010, l’organizzazione terroristica aveva pubblicato un articolo dal titolo: “Make a Bomb in the Kitchen of your Mom” (Fare una bomba nella cucina di tua mamma). Nel magazine di propaganda jihadista venivano date tutte le istruzioni dettagliate su come fabbricare un ordigno con una pentola a pressione.

Queste bombe “artigianali” possono contenere quantitativi differenti di esplosivo e altri tipi di materiale (bulloni, biglie, ecc.) destinati ad aumentare i danni provocati dall'esplosione. Tutto questo rende difficoltoso prevederne la potenza, che in alcuni casi può essere anche molto superiore ad una mina anticarro. Questo tipo di bombe di solito sono impiegate nei teatri di guerra in Afghanistan, Iraq e Siria da parte delle organizzazioni terroriste. La versione moderna degli Ied è stata sviluppata nei primi anni dell’ultima guerra in Iraq, quando i gruppi di insorti iniziarono ad attaccare veicoli e pattuglie americani con ordigni improvvisati, assemblati mettendo insieme pezzi di altre bombe inesplose, prodotti industriali e qualsiasi altro materiale in grado di produrre un’esplosione. E anche in Afghanistan i talebani hanno fatto uso di Ied sempre più sofisticati basandosi proprio sulle tecnologie e tattiche sperimentate in Iraq. Non sono comunque mancati gli attentati con Ied anche contro obiettivi civili. Oltre alla maratona di Boston, le pentole a pressione trasformate in bombe sono state impiegate nel 2006 a Mumbai dove le esplosioni nei treni carichi di pendolari provocarono 209 morti e 714 feriti.

La versatilità di impiego e il costo che rasenta lo zero, rendono questi ordigni rudimentali uno strumento di terrore. Possono essere utilizzati ovunque e contro qualsiasi obiettivo, secondo una tecnica che mira a provocare un enorme impatto psicologico in quanto quasi ogni oggetto può essere trasformato in una bomba.

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