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La bimba prende la scossa in giardino: morte cerebrale. La madre: “Spero in un miracolo”

Denishar, 11 anni, di Perth, in Australia, ha toccato il rubinetto in giardino ed è stata folgorata. I medici hanno spento la macchina che la teneva in vita, ma la bimba continua a respirare da sola. Tuttavia ci sono davvero poche speranze che possa riprendersi.
A cura di Biagio Chiariello
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La famiglia della piccola Denishar Woods sta pregando affinché avvenga un miracolo, dopo che i medici sono stati costretti a dare loro la devastante notizia della morte cerebrale della bambina. L’11enne di Perth, in Australia, resta ricoverata presso l'unità di terapia intensiva del Princess Margaret Hospital. Molto probabilmente non si riprenderà mai. "Voglio solo indietro la mia bambina", ha detto, sconvolta, la madre Lacey Harrison ai giornalisti fuori dall'ospedale. Denishar ha subito una grave scossa elettrica dopo aver toccato un rubinetto in giardino nella casa di famiglia a Beldon nella serata di sabato. Si stima che almeno 230 volt hanno attraversato il suo corpo: gli effetti sono stati devastanti. Sono passati oramai sei giorni l'undicenne non ha mai dato segni di miglioramento. Tuttavia Denishar riesce comunque a respirare da sola.

I medici però sono stati chiari: “La bambina probabilmente non sopravviverà, si può solo sperare in un miracolo”. Ed ora la famiglia si dice troppo spaventata nel tornare a vivere a casa, nel timore che l’incidente che ha colpito Denishar possa verificarsi nuovamente. Il governo ha offerto loro degli alloggi temporanei. "I nostri pensieri vanno alla signora Harrison e alla sua famiglia, e a tutti quelli che conoscono Denishar e sono stati colpiti da questo tragico incidente", ha detto ai giornalisti il ​​ministro Peter Tinley. "Andremo fino in fondo e scopriremo cosa è accaduto per assicurare al popolo australiano che è al sicuro e questo incidente non si verificherà”. A favore della bimba è stata inaugurata una campagna di crowdfunding sulla pagina GoFundMe e finora sono stati raccolti più di $5,000 per la famiglia. Sull’incidente è stata aperta un'inchiesta, ma potrebbe richiedere fino a un anno.

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