La Bielorussia scende apertamente in guerra contro l’Ucraina
Le truppe della Bielorussia sono entrate in Ucraina: a confermarlo è il canale ufficiale del Parlamento ucraino. In un tweet, le autorità ucraine hanno spiegato che i soldati bielorussi sono entrati nella regione di Chernihiv. Da ieri, lunedì 28 febbraio, il territorio sta registrando scontri tra le forze russe e quelle ucraine. La città è stata infatti scenario di alcuni bombardamenti tanto che il ministero che si occupa delle situazioni di emergenza ha confermato che diversi edifici e grattacieli sono crollati sotto le bombe. Da quando sono iniziati gli scontri nell'area, i cittadini sono barricati e avrebbero minato tutte le strade che consentono l'accesso alla città.
Le parole di Lukashenko
La notizia dell'entrata nel territorio delle truppe bielorusse – che come riportato dal Parlamento di Kiev è stata confermata dai cittadini al portavoce delle Forze di Difesa Territoriali del Nord. Queste parole smentiscono l'annuncio fatto alcune ore prima dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko: "L'esercito bielorusso non prende parte all'azione militare e non lo ha mai fatto", ha riportato l'agenzia Tass. Il presidente ha poi assicurato di essere in grado di dimostrare a chiunque la veridicità delle sue parole: "Non abbiamo intenzione di prendere parte a questa operazione speciale in Ucraina in futuro". Ha poi spiegato di essere pronto a negoziare per arrivare alla pace.
Draghi: Segnali preoccupanti dalla Bielorussia
Poco fa anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante il suo intervento in Senato, si è detto preoccupato relativamente alle notizie delle ultime ore che riguardano proprio la Bielorussia: "I cittadini domenica hanno votato a favore di alcune rilevanti modifiche della Costituzione ed eliminato lo status di Paese “denuclearizzato”". Secondo Draghi questo potrebbe implicare "la volontà di dispiegare sul proprio suolo armi nucleari provenienti da altri Paesi".