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La babysitter che ha decapitato una bimba arriva in tribunale e sorride ai fotografi

Gulchekhra Bobokulova, la 38enne che ha brutalmente massacrato una bimba di 4 anni a Mosca, ha fatto la sua apparizione in tribunale. La donna, che ha sofferto in passato di schizofrenia, ha rilasciato dichiarazioni a dir poco deliranti: “E’ stato Allah a ordinarlo” e “presto sarà la fine del mondo”.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha fatto la sua apparizione in tribunale, sorridendo ai fotografi, la babysitter che lunedì a Mosca ha decapitato una bimba di quattro anni. Gulchekhra Bobokulova, 38enne uzbeka, madre di tre figli, ha sconvolto il mondo due giorni fa, quando è stata vista camminare per le strade di Mosca, brandendo la testa della piccola Nastja Meshcheryakova per almeno un'ora prima di essere arrestato dalla polizia. Nelle ultime ore sono emersi particolari inquietanti sulla vita privata della babysitter, rivelati dalle fonti della polizia, secondo cui Bobokulova soffrirebbe di schizofrenia e avrebbe alle spalle un divorzio. La stampa russa, l’ha definito ‘la tata sanguinosa'. Ai cronisti che le hanno chiesto se si aspettasse il perdono dei genitori della bimba brutalmente massacrata, ha risposto, puntando il dito verso il cielo: “Non voglio il perdono di nessuno. Prego solo per Allah”.

“E' stato Allah a ordinarlo", ha detto ancora ai giornalisti mentre veniva portata in aula. "Allah sta mandando un secondo profeta per portarci notizie di pace – ha continuato a dichiarare dalla gabbia -. Ho fame, morirò in una settimana, è la fine del mondo, mi è stato proibito di mangiare. Ciao a tutti". Ad un giornalista, che le ha chiesto: “Che cosa ha fatto per te Allah? Cosa ti ha chiesto?”, la 38enen ha risposto: “Di uccidere”.

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Alla richiesta dei giudici in tribunale: “Ti dichiari colpevole”, la Bobokulova ha annuito. Interrogata sul se si sentisse dispiaciuta per la bambina, ha scosso la testa, evidentemente, a dire ‘no’. Più volte, all'interno della gabbia nel tribunale, ha sorriso e fatto cenni ai giornalisti. La corte ha confermato l'arresto della donna e la custodia cautelare fino al 29 aprile, in attesa che vengano completate le indagini per "omicidio di un bambino in tenera età". La polizia sarebbe ora alla ricerca di un presunto uomo, col quale la babysitter si sarebbe trovata al momento dell’assassino della bimba. Si sospetta che possa aver avuto una relazione con la donna. “I complici della sospettata, o meglio dire gli istigatori, sono attualmente in libertà” ha detto un investigatore in tribunale.

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