La babysitter che ha decapitato una bambina: “Ho vendicato i musulmani uccisi da Putin”
Ha decapitato una bambina di quattro anni e brandito la sua testa nel centro di Mosca per vendicare i musulmani uccisi dai raid russi in Siria. Parola di Gulchekhra Bobokulova, 38 anni, originaria dell'Uzbekistan (Paese a maggioranza islamica), che tre giorni fa ha scioccato il mondo, dopo essere stata ripresa con la testolina di una bimba di quattro anni, mentre nei pressi di una stazione della metropolitana della capitale russa, urlava "Allah Akbar", Dio è grande. Ieri, nel comparire sorridente in tribunale, aveva già pronunciato frasi deliranti, motivando il barbaro omicidio dell’infante, col fatto che “me l’ha ordinato Allah". Ed oggi, come si vede in un filmato pubblicato da un utente russo su YouTube e ripreso dalla Reuters, ha dato un’ulteriore spiegazione, puntando il dito contro le operazioni militari russe in Siria "Volevo vendicare di coloro che stanno versando sangue – ha dichiarato Bobokulova – Putin è causa del sangue versato in Siria con i bombardamenti aerei. Perché tutti questi musulmani uccisi? Loro vogliono vivere".
La donna, che in passato avrebbe sofferto di schizofrenia, ha anche rivelato l’intenzione di partire per la Siria, ma di non avere il denaro necessario per affrontare il viaggio. Nel filmato la Bobokulova indossa gli stessi vestiti di ieri quando era apparsa ieri nelle gabbia del tribunale di Mosca. Come riporta la Reuters, un testimone che era sul posto a Mosca ha assicurato di averla sentita urlare frasi contro l'uccisione di bambini in Siria. Intanto, dal Cremlino hanno ammesso che le dichiarazioni della donna dovrebbe essere considerate come quelle di una persona mentalmente instabile. "È necessario considerare tutto ciò che ha detto come dichiarazioni di una squilibrata", ha fatto sapere Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino.