L’Uruguay dice sì ai matrimoni gay
Il Parlamento uruguaiano mercoledì ha dato il via libera definitivo alle nozze tra persone dello stesso sesso in tutto il Paese. La Camera bassa, infatti, ha approvato la legge che autorizza le nozze gay con 71 voti favorevoli su 92 membri dell'Assemblea dopo il sì del Senato che la scorsa settimana aveva approvato la stessa legge con 23 voti a favore e otto contrari. L’Uruguay è così diventato il secondo Paese sudamericano ad approvare matrimoni gay dopo l'Argentina, il terzo nel continente americano e il dodicesimo nel mondo. Una legge arrivata dopo un lungo percorso iniziato sei anni fa e che aveva già portato a legalizzare le unioni civili per gli omosessuali. La nuova legge elimina tutti i riferimenti ai sessi negli articoli del codice civile riguardanti il matrimonio sostituendo le parole "marito e moglie" con il più generico "coniugi contraenti". In Uruguay quindi sparisce ogni differenza tra coniugi etero e omosessuali, visto che qualsiasi coppia potrà adottare dei bambini, ricorrere alla fecondazione artificiale e decidere quale cognome dare al bambino. L'iter legislativo ora prevede la firma finale del presidente Jose Mujica che del resto ha sempre sostenuto l'iniziativa. Secondo i media locali il primo matrimonio gay in Uruguay dovrebbe così arrivare entro la fine di luglio.