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“L’uomo che corre” è morto investito da un Suv

Philip Weber era Running Man. Aveva percorso l’equivalente di cinque volte il giro della Terra. Ogni anno correva per circa 8.400 km: “ho sposato la corsa e i miei libri di testo”.
A cura di Redazione
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Philip Weber, l'uomo che corre nel servizio della NSBC29.
Philip Weber, l'uomo che corre nel servizio della NSBC29.

Correva per circa 8.400 chilometri all'anno, aveva 55 anni, era di Charlottesville, Stati Uniti, e veniva chiamato dai locali "Running man", l'uomo che corre. Philip Weber era un'entusiasta del fitness che, per la sua instancabile corsa apparentemente senza meta, ricordava Tom Hanks in Forest Gump. La fine della sua corsa, tuttavia, non ha nulla della commedia. Martedì 29 dicembre l'uomo è morto dopo essere stato colpito da un Suv. Secondo quanto dichiarato dalla polizia, Weber è stato investito intorno alle 7 del mattino da un Isuzu Trooper, un Suv prodotto negli Stati Uniti. Sull'incidente è in corso un'indagine della polizia. Weber era noto anche come il British Bulldog, perché nel Giorno dell'indipendenza americana – il 4 luglio – iniziò a correre indossando soltanto un pantaloncino con su disegnata la bandiera inglese. "Mi piace causare problemi", aveva spiegato alla tv. L'uomo che corre era noto anche per il suo look singolare e la frequenza con cui lo cambiava.

Weber ha corso l'equivalente di cinque giri intorno alla terra. Alla NSBC29, riferendosi alla sua passione e al suo ruolo di insegnante presso l'Università della Virginia, aveva spiegato di "aver sposato la corsa e i miei libri di testo". Né moglie né figli, dunque, ma la sua famiglia era la comunità e a spiegarlo al Washington post è stato il vicino Anson Parker: "Tutti stiamo perdendo Running Man. Era un punto di riferimento: un appuntamento fisso in movimento per Charlottesville".

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