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L’ultima lettera di padre Jacques Hamel: “Pregate per la pace e un mondo più umano”

L’ultimo messaggio del prete francese di 86 anni sgozzato nella sua chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray da due uomini armati di coltelli.
A cura di Antonio Palma
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Un prete che avrebbe potuto starsene a riposo vista l'età ma che invece amava stare tra la gente, un uomo coraggioso e testimone di pace. Così chi lo ha conosciuto descrive padre Jacques Hamel, il prete di 86 anni sgozzato questa mattina da due uomini che, armati di coltelli, hanno fatto irruzione nella sua chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen nel nord ovest della Francia, prendendo anche alcuni ostaggi prima di essere uccisi dalla polizia. "I sacerdoti hanno il diritto di andare in pensione all’età di 75 anni ma lui si sentiva ancora forte. ‘Non ci sono abbastanza preti' diceva e quando poteva serviva ancora messa" ha raccontato padre Auguste Moanda-Phuati, il parroco a cui padre Jacques Hamel dava una mano nel curare la chiesa. Anche questa mattina l'86enne era in chiesa quando intorno alle 9.45 due terroristi hanno fatto irruzione nella chiesa.

"Era un uomo di pace, di fede, con grande carisma" ha ricordato anche l'imam Mohammed Karabila, presidente del Consiglio regionale del culto musulmano in Normandia, aggiungendo: "Una persona che ha dedicato la sua vita alle sue idee e alla sua religione e ha sacrificato la sua vita per gli altri". Nato nel 1930 a Darnetal, nel dipartimento della Senna Marittima, padre Hamel nel 2008 aveva festeggiato i 50 anni di sacerdozio essendo stato ordinato prete nel 1958. Da alcuni anni vista l'età era diventato vice parroco ma continuava a dire messa regolarmente e a curare i fedeli.

Appena poche settimane fa, all'inizio di giugno, padre Jacques Hamel aveva deciso di scrivere una lettera aperta alla comunità attraverso il giornalino parrocchiale che alla luce dei terribili fatti di oggi sembra una sorta di testamento spirituale in cui il sacerdote chiede di pregare e rendere il mondo più umano e più fraterno. "Le vacanze sono un momento per prendere distanza dalle nostre attività abituali. Si tratta di un momento di relax, ma anche di guarigione, di incontri, di condivisione, di convivialità" scriveva padre Jacques, esortando a "essere rispettosi degli altri, chiunque essi siano". "Pregate per coloro che sono più bisognosi, per la pace, per vivere meglio insieme […] Lasciate che le vacanze ci permettano di fare rifornimento di gioia e  amicizia rendendo questo mondo più caloroso, più umano e più fraterno".

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