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L’omaggio dell’FBI al giudice Falcone

Anche l’FBI commemora il ventennale della strage di Capaci, con una cerimonia dedicata al giudice italiano, organizzata a Washington nella sede centrale della nota agenzia investigativa: “Falcone fu uno dei primi a capire che nessun paese poteva combattere il crimine da solo”.
A cura di Biagio Chiariello
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falcone fbi

Il 23 maggio 1992, killer della mafia fecero esplodere una bomba che uccise Giovanni Falcone, sua moglie, e tre uomini della sua scorta sulla strada vicino a Palermo, in Italia. Quest'assassinio fu la vendetta per tutti i criminali che Falcone aveva messo dietro le sbarre, nella sua carriera di pubblico ministero e giudice. Con queste parole viene introdotto l'omaggio sul sito del Federal Bureau of Investigation a Giovanni Falcone, in occasione dei vent'anni dal suo barbaro assassinio a Capaci. Per ricordare il giudice italiano, l'FBI ha organizzato un evento presso la sua sede ufficiale a Washington. Parole di elogio da parte del direttore Robert S. Mueller che, alla presenza dei suoi predecessori e di alcuni rappresentanti delle istituzioni italiane, ha evidenziato «gli stretti rapporti» di collaborazione e «amicizia», che Falcone seppe costruire negli USA e nel resto del mondo, definendo il magistrato:

un coraggioso avversario della Mafia e uno dei primi sostenitori della cooperazione internazionale nella lotta al crimine organizzato.

falcone-fbi

L'Fbi ricorda come «il legame speciale tra Fbi e Giovanni Falcone sia stato forgiato decine di anni fa», con due storiche inchieste fondamentali per Stati Uniti ed Italia, in un periodo in cui la Mafia era assai potente in entrambe le nazioni. In particolar viene ricordato il caso divenuto noto come "Pizza Connection": un'inchiesta avviata nel 1979, nella quale l'FBI e il NYPD collaborarono con Giovanni Falcone e il pool antimafia italiano per sgominare un giro internazionale di eroina e riciclo di soldi. In quell'occasione fu «cementificato il rapporto personale e professionale» fra Falcone e l'allora procuratore di New York Louis Freeh.

Proprio Freeh era presente alla cerimonia in ricordo del giudice italiano a Washington. Ha ricordato che la mafia fece «un grave errore di valutazione» uccidendo Falcone. Non solo non è riuscita ad intimidire la polizia italiana, ma ha fatto in modo che anche l'FBI si «mobilitasse per individuare i suoi assassini». Dopo l'assassinio di Falcone, l'allora direttore dell'FBI, William Sessions, cominciò a parlare di un memoriale per il giudice italiano presso l'Accademia di Quantico, in Virginia. Due anni dopo, Freeh, divenuto direttore, portò a termine quel progetto con la costruzione di un monumento in bronzo a Giovanni Falcone.

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