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L’Olocausto è stato peggiore di quanto sappiamo

Come rivela uno studio dell’Holocaust Memorial Museum, i campi di concentramento e di sterminio nazisti durante la seconda Guerra Mondiale erano molti di più di quanto si è sempre immaginato.
A cura di Antonio Palma
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L'olocausto è stato peggiore di quanto sappiamo

Tutti conosciamo le atrocità dei campi di concentramento nazisti durante la seconda Guerra Mondiale, ma secondo una ricerca, condotta dall'Holocaust Memorial Museum negli Stati Uniti, l'Olocausto è stato anche peggiore di quello che i più conoscono. Al di là infatti dei campi di concentramento più conosciuti, come quello di Auschwitz o del ghetto di Varsavia, sono stati scoperti un'infinità di luoghi in cui venivano effettuate ogni tipo di atrocità non solo sugli ebrei, ma anche su zingari, omosessuali e minoranze politiche ed etniche in generale. In particolare i ricercatori hanno individuato circa 42.500 tra campi e ghetti nazisti in tutta Europa nel corso della guerra, sparsi soprattutto tra la Germania e la Polonia ma anche ad esempio in Francia. Nella ricerca sono stati inclusi non solo i "luoghi della morte" ma anche tantissimi campi di lavoro forzato, campi di prigionia e luoghi denominati "di cura" dove però  in realtà le donne venivano costrette ad abortire o i bambini appena nati venivano uccisi, ma anche bordelli dove le donne venivano costrette ad avere rapporti sessuali. In particolare è stata scoperta l'esistenza di almeno 30mila campi di lavoro forzato, 1150 ghetti, 980 campi di concentramento, mille campi di prigionia di guerra e 500 bordelli più altre migliaia di campi usati per uccidere gli anziani o far abortire le donne.

Anche per i ricercatori preparati sul tema si è trattato in realtà di una scoperta sconvolgente perché non si aspettavano un numero così elevato di luoghi del terrore. In base alle stime fatte dopo la guerra infatti ci si aspettava di trovare circa  7mila campi e ghetti ma mano a mano che si è proseguito con le ricerche i numeri sono diventati sempre più elevati. L'esistenza di diversi tipi di campi di concentramento è corroborata anche dalle testimonianze di alcuni superstiti che prima di arrivare Auschwitz sono passati per numerosi campi di ogni tipo.  Raccogliendo i loro racconti e mettendoli insieme alle migliaia di documenti sparsi in giro per l'Europa, i ricercatori si sono convinti che la maggioranza dei cittadini tedeschi non poteva non sapere perché "i campi erano ovunque" e solo nei dintorni di  Berlino ve ne erano più di tremila.

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