video suggerito
video suggerito

L’Italia attende Rossella Urru: l’incubo finisce oggi a Roma

La cooperante sarda è stata rilasciata ieri in Mali con due colleghi spagnoli. Il suo arrivo è atteso nel pomeriggio all’aeroporto militare romano di Ciampino, con un volo proveniente dal Burkina Faso.
A cura di Biagio Chiariello
274 CONDIVISIONI
L'Italia attende Rossella Urru: l'incubo finisce oggi a Roma

L'annuncio della Farnesina arriva intorno alle 19.30: Rossella Urru è libera, è ufficiale. Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, conferma solo nel tardo pomeriggio una notizia che aveva iniziato a diffondersi già dall'ora di pranzo. Ore e ore di attesa e di speranza, proprio come era accaduto lo scorso 2 marzo, quando l'ottimismo si trasformò in cocente delusione dopo la scoperta del falso annuncio. Ma stavolta, è tutto vero: Rossella Urru è stata liberata dopo 270 giorni di prigionia, di nulla, di silenzio. La cooperante sarda, sequestrata nella notte tra il 22 e il 23 ottobre scorso in un campo profughi del deserto algerino da un gruppo vicino ad Al Qaeda, è stata liberata ieri in Mali con due colleghi spagnoli, Ainhoa Fernandez de Ruincon e Eric Gonyalons. «E' una bellissima notizia» è il commento a freddo del ministro Terzi. E immediatamente a Samugheo il paese di origine della Urru, è esplosa la felicità con le campane che hanno iniziato a suonare a festa, mentre caroselli di auto salutavano la sua liberazione.

L'incubo di Rossella è dunque finito dopo nove mesi. La cooperante sarda, secondo l'Ansa, è attesa nel pomeriggio di oggi all'aeroporto militare romano di Ciampino. La Urru ei due spagnoli saranno trasferiti in mattinata in Burkina Faso, da lì la nostra connazionale volerà verso Roma. «E' tutto vero», confermava ieri  Mauro, il fratello di Rossella, rimasto nell'isola mentre i genitori erano partiti alla volta della Capitale, per restare in contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina. Il tutto, come detto, era iniziato intorno all'ora di pranzo quando il Foglio ha rilanciato la notizia del rilascio dei tre ostaggi nei pressi di Timbuctù da parte dei miliziani del Mujao (il Movimento per l’unità della jihad in Africa occidentale). L'annuncio è stato preso con molta cautela dal nostro Ministero, per evitare il ripetersi di una situazione già vissuta. Ma nel pomeriggio le voci sulla liberazione sono state avvalorate dal portavoce del gruppo islamico Ansar Dine, Sanda Abou Mohamed, ritenuto vicino ad al Qaeda e alleato dello stesso Mujao. Intorno alle 18 arriva la conferma della stampa spagnola. Un'ulteriore buona notizia che fa da preludio all'annuncio della Farnesina. Rossella è libera.

Con ogni probabilità il rilascio della Urru va inserito in uno scambio di prigionieri. Già nei momenti precedenti all'annuncio della Farnesina, l'attivista mauritano Najib Tawal Ouldo aveva riferito all'agenzia Ani della liberazione del saharawi Maminna Ould Faqir, arrestato lo scorso 4 dicembre in Mauritania con l'accusa di aver fatto parte della pattuglia che aveva sequestrato i tre cooperanti. L'uomo ha lasciato il carcere centrale di Nouakchott (Mauritiania), per essere condotto dalle autorità mauritane fuori dalla capitale «in una località ignota – ha detto l'attivista -. Non sappiamo se sia stato portato in Mali o altrove. Quello che è certo è che il suo nome faceva parte della lista dei detenuti salafiti da liberare in cambio della Urru, avanzata dal Mujao».Subito dopo il suo arresto, i rapitori della nostra connazionale avevano preteso la liberazione di Maminna Ould Faqir alle autorità mauritane.

La liberazione di Rossella è stata salutata dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha detto di aver appreso con «sollievo e con gioia» la notizia. Il Presidente della Repubblica ha rivolto il proprio apprezzamento alle Amministrazioni e ai Servizi di Sicurezza per la loro tenace iniziativa e per il felice esito raggiunto. Felice anche il Premier Mario Monti presidente del Consiglio Mario Monti che ha voluto sottolineare il successo dell'Italia contro il terrorismo, ringraziando «i funzionari (della Farnesina), le persone e gli organi dello stato che si sono prodigati in modo straordinario in tutti questi nove terribili mesi del suo sequestro per arrivare a questo risultato».

274 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views