L’Isis decapita Steven Sotloff, un altro giornalista USA. Obama: “Smantelleremo lo Stato Islamico”
UPDATE – La Casa Bianca ha confermato l'autenticità del video del video dell'esecuzione del giornalista americano Stefen Sotloff e annunciato l'intenzione di consultare gli alleati della Nato per organizzare una coalizione internazionale che affronti l'Isis. Barack Obama, nel frattempo, ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa: "l nostro obiettivo è smantellare e distruggere lo Stato islamico. Faremo in modo che l'Isis non sia più una minaccia per la regione e sicuramente possiamo raggiungere questo obiettivo". La prima mossa dell'amministrazione statunitense è il dispiegamento in Iraq di altri 350 militari. Intanto da Londra i funzionari della difesa hanno fatto sapere: "Il blitz per liberare l'ostaggio britannico è fallito". Il segretario agli Esteri, Phipip Hammond, ha aggiunto: "Esamineremo qualsiasi opzione possibile per proteggerlo".
UPDATE: La Casa Bianca non ha ancora confermato l'autenticità del video dell'esecuzione di Steven Sotloff, ma secondo fonti della Presidenza citate dal Wall Street Journal l'uomo sarebbe stato decapitato il 19 agosto, insieme al collega Foley. Ciò lascerebbe pensare che la stessa sorte sia capitata all'ostaggio inglese. La portavoce della Casa Bianca Jennifer Psaki ha commentato: "E' un atto terrificante, è disgustoso e spregevole". Matteo Renzi invece ha detto: "Di fronte a un atto tanto raccapricciante, ci è sempre più chiaro quale sia la frontiera, quella della democrazia contro la barbarie.
Il video di una nuova decapitazione è stato rilasciato dai miliziani dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. Le immagini mostrano l'esecuzione di Steven Sotloff, l'altro giornalista nelle mani dei combattenti islamici. Il filmato, della durata di 2 minuti e 46 secondi, è stato intitolati "Un secondo messaggio all'America" e mostra la decapitazione del reporter americano catturato in Siria. Lo riferisce il New York Times che cita il SITE Intelligence Group e riporta alcune parole del reporter poco prima dell'uccisione: "Pago il prezzo" per la decisione dell’amministrazione Obama di attaccare obiettivi dell’Isis in Iraq. Il boia ha lo stesso accento britannico dell’autore dell’uccisione di Foley: "Sono tornato Obama – dice il killer – e sono tornato per la tua arrogante politica estera contro l’Isis".
Steven Sotloff era stato mostrato al termine dell'altro video, quello in cui veniva mostrata l'uccisione di James Foley. L'Isis in quell'occasione aveva avvertito gli Stati Uniti che se non fossero cessati i raid sull'Iraq un altro ostaggio sarebbe stato sacrificato. I familiari del reporter a quel punto avevano aperto una petizione per chiedere alla Casa Bianca di salvare la vita di Sotloff. Una settimana fa proprio sua madre aveva lanciato un appello all'Isis, affinché la vita del 31enne venisse risparmiata.
Dal canto suo la Casa Bianca non ha ancora confermato la notizia diffusa dal New York Times. Secondo il giornale americano, oltre alla rivendicazione dell'uccisione del secondo reporter, nel filmanto l'Is minaccia anche di uccidere un ostaggio britannico che è nelle sue mani, David Cawthorne Haines, secondo quanto riferisce via Twitter il SITE Intelligence Group.