“L’Is ha rapito 1200 bambini a Mosul”
La notizia deve ancora essere confermata, ma è rilanciata in queste ore con una certa insistenza dai media internazionali. La fonte è il portavoce del Kurdistan Democratic Party Said Mimousini, il quale ha dichiarato che l’Isis avrebbe rapito circa 1200 bambini nella città di Mosul, in Iraq. “Li hanno portati al campo di al-Salamiya per essere addestrati”, ha spiegato il portavoce curdo, rilanciando in tal modo la tesi dell’esistenza di un vero e proprio campo di addestramento per i minori di 18 anni. Stando a quanto ribadito da fonti curde, dunque, in tale campo ci sarebbero migliaia di ragazzi che sarebbero addestrati per combattimenti e per attacchi suicidi (vale la pena di ribadire che non vi sono conferme ufficiali sull’esistenza o meno del campo nei pressi di Mosul).
Nel frattempo arrivano le prime conferme sul fatto che i jihadisti avrebbero minato le rovine dell’antica città di Palmira, in Siria. A rilanciare la notizia è l’osservatorio per i diritti umani in Siria, che spiega di non conoscere “i motivi alla base della decisione di minare le rovine di Palmira”, anche se le ipotesi più accreditate parlando di una manovra per impedire l’avanzata delle truppe fedeli ad Assad, più che di un tentativo per “distruggere definitivamente” il sito archeologico.
