L’Iran non vieta la bici alle donne. In piazza contro il riscaldamento globale
È molto difficile approfondire in maniera completa la questione della presunta fatwa di Khamenei contro le donne in bicicletta. Ad oggi l'informazione più corretta è quella della Bbc. Non si trova abbastanza materiale nei quotidiani iraniani – per ragioni che possiamo immaginare – tutto quello che ci è dato sapere si basa sulle foto postate dalle iraniane nei Social network, al momento sono queste le principali fonti delle foto-gallery pubblicate nei media italiani.
La condizione delle donne in Iran. Se diamo un'occhiata al sito ufficiale di Khamenei non otteniamo migliori informazioni, tanto più che il portale è ancora in versione beta. Sappiamo però dalle testimonianze di studenti e studentesse iraniane in Italia, e dalla nostra conoscenza sulla situazione politica in Iran, che ad oggi le donne possono studiare, essere docenti universitarie, rappresentare il popolo in Parlamento, guidare l'auto. Un uomo che si sente donna in Iran può cambiare sesso, lo Stato gli riconosce questo diritto. Questo non significa che consigliamo l'Iran come prossima meta turistica per le donne, in ogni ambito del mondo lavorativo e sociale troviamo per loro divieti che vertono soprattutto attorno al loro abbigliamento. Tuttavia ci sembra importante avere un quadro più completo per capire cosa sta succedendo.
Donne contro il riscaldamento globale. La recente iniziativa legata al Car-free Tuesday per sensibilizzare l'opinione pubblica iraniana sull'eccessivo inquinamento provocato dalle automobili, prevede che si preferisca la bicicletta ai soliti mezzi di trasporto. Da qui la condanna del leader religioso alle donne in bicicletta, non perché la bici sia fonte di demonio, tant'è vero che i blogger iraniani fanno notare che la religione non impedisce alle donne di cavalcare gli asini. Avere cura del nostro pianeta è un problema di tutti, donne comprese, ed è quello che la protesta vuole comunicare.
La natura della condanna, la quale non ha valore di legge, ruota attorno al fatto che secondo Khamenei la bicicletta verrebbe usata come scusa per usare vestiti meno castigati, essendo scomodo indossare la gonna in certe circostanze. Il fatto stesso che possiamo vedere numerose immagini di donne in protesta andare in bici, anche affianco a uomini, la dice lunga. Il rischio è che passi il messaggio riguardo ad un divieto legale assoluto, per le donne, di usare la bicicletta.
Ciò che purtroppo non è passata è la causa indiretta che ha involontariamente scatenato la protesta: il fatto che un paese come l'Iran prenda sul serio il problema del riscaldamento globale, cosa che purtroppo è ancora difficile da portare all'attenzione di molti liberi e democratici paesi occidentali.