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L’ex ministro russo Lesin non morì d’infarto ma fu ucciso

Mikhail Lesin è stato trovato morto in una stanza d’albergo negli Stati Uniti l’anno scorso. I familiari avevano detto che era deceduto a causa di un attacco cardiaco, ma il Washington Post riporta un’altra verità.
A cura di Susanna Picone
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Non sarebbe morto a causa di un infarto Mikhail Lesin, ma sarebbe stato ucciso a bastonate. Si tratta dell’ex ministro russo dell’Informazione trovato senza vita nel novembre dello scorso anno in una stanza d’albergo a Washington: secondo i suoi familiari, Lesin era morto a causa di un attacco cardiaco ma adesso il Washington Post ha smentito quella tesi affermando, appunto, che l’ex ministro non sarebbe morto per cause naturali. Secondo quanto rivelato dalle autorità degli Stati Uniti, sulla testa del politico russo sono stati trovati segni di lesioni prodotte da un da corpo contundente. Già a capo della holding media di Gazprom ed ex collaboratore e fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin che lo aveva nominato anche ministro dell'Informazione, Lesin avrebbe subìto anche lesioni da corpo contundente al collo, torso, braccia e gambe.

Era stato trovato morto in un albergo a Washington – Le notizie riportate dal quotidiano americano sono state confermate dal dipartimento di Polizia Metropolitana di Washington. Lesin, che era stato ministro dell’Informazione russo tra il 1999 e il 2004, era stato trovato privo di conoscenza in una stanza dell’hotel Doyle il 5 novembre scorso a Washington. Soccorso dai dipendenti dell’hotel, morì prima dell’arrivo dell’ambulanza. I familiari, secondo quanto fu riportato dalla stampa, parlarono appunto di un infarto.

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