L’Europa vieta le vongole dell’Adriatico: “Sono 3 millimetri più piccole della norma”

Vietato immettere in commercio vongole del diametro inferiore a 25 millimetri. Lo impone una norma europea che sta mandando su tutte le furie i pescatori del Mar Adriatico, dove la misura media del mollusco è di 22 millimetri, 3 sotto quelli regolamentari. Un nonnulla – certo – che però ai sensi del regolamento comunitario 1967 del 2006 rischia di mettere in ginocchio l'intero settore. Pescare vongole più piccole della norma, infatti, può costare molto caro: le multe, come prevede un decreto legislativo del 2012, arrivano a 4mila euro.
La legge sta avendo conseguenze negative soprattutto sui pescatori della provincia di Rimini. Come spiega Repubblica a causa dell'eccesso di acqua dolce che il fiume Po immette nel Mar Adriatico e, secondo alcuni esperti, del poco spazio a disposizione per via dell'erosione dei banchi di sabbia, le vongole non riescono a raggiungere più le dimensioni richieste da Bruxelles per essere raccolte e commercializzate. Un problema già emerso recentemente in Veneto che è costato ovviamente perdite economiche considerevoli ai pescatori che si sono specializzati in quella fetta di mercato.
Solo tre millimetri la differenza tra la taglia standard europea e quella reale che possono costare un'intera vita di lavoro e sacrifici, spesso costringendo gli addetti del settore a chiudere. Un dato, rivelato dal direttore della Casa del pescatore di Cattolica, Stefani Cecchini, è particolarmente importante: "Nel 1980 ogni peschereccio raccoglieva 380 chilogrammi di vongole ogni giorno. Oggi, per rispettare la normativa comunitaria, è fortunato se arriva a 30 chili". A guadagnare dalla norma europea sono, come accade spesso, i mercati stranieri, che non hanno problemi con le dimensioni del mollusco. Il rischio per i consumatori è però che nei nostri piatti si trovino vongole provenienti da migliaia di chilometri di distanza.