L’Europa andrà avanti anche senza la Grecia, l’avvertimento da Berlino
L'Eurozona può fare tranquillamente a meno della Grecia. Parola di Wolfgang Schaeuble che, in un'intervista al quotidiano Rheinische Post, lascia intendere come l'Ue abbia seriamente perso la pazienza nei confronti dei colleghi ellenici. Un avvertimento lanciato ad Atene dal ministro tedesco delle Finanze che suona quasi come ultimatum in salsa europea, se commisurato al richiamo del presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso («Rispetti i patti o esca dall'euro. I 4,2 miliardi erogati dal Fondo sono sufficienti»). Questa la risposta di Schaeuble, alla domanda se la zona euro può sopportare un'uscita della Grecia.
Noi vogliamo che la Grecia resti nella zona euro. Ma è la Grecia che deve volerlo innanzitutto e che deve osservare i suoi doveri. Noi non possiamo obbligare nessuno. L'Europa non va a fondo così facilmente.
Insomma, l'Ue vuole capire come la Grecia intende comportarsi, nel rispetto degli altri paesi della zona euro. Ma un cosa è certa: «L'Europa non affonda così facilmente». Schaeuble è fiducioso sulla tenuta del l'Eurozona, anche perché oggi le cose sono cambiate e in meglio, se pensiamo a solo due anni fa: «Abbiamo imparato molto e costruito dei meccanismi di protezione. I pericoli di contaminazione per gli altri Paesi sono diminuiti e tutta la zona euro è diventata nel suo complesso più resistente».
La preoccupazione per lo scenario politico-economico greco è manifestata anche al ministro degli Esteri Guido Westerwelle che come il collega chiede rassicurazioni al nuovo esecutivo ellenico: «Noi vogliamo mantenere le nostre promesse di aiuto. Ma questo significa che la Grecia deve varare le riforme che abbiamo concordato. Il futuro della Grecia nell'Eurozona adesso è nelle mani della Grecia». Insomma senza mezze misure Berlino conferma che senza l'impegno del nuovo Governo greco a rispettare i patti stabiliti con la Troika la prossima tranche di aiuti già concordata, e su cui Atene fa affidamento per risollevarsi, potrebbe non arrivare mai in Grecia.
Nonostante le parole di Schaeuble l'attenzione sul futuro della Grecia resta massimo anche perché un'uscita di Atene dall'euro potrebbe portare a scenari ancora tutti da stabilire. I mercati finanziari sono molto instabili e in subbuglio e la situazione immancabilmente si ripercuote su tutte le Borse del continente che questa mattina hanno aperto in negativo e continuano a soffrire. Anche per questo la pressione sulle forze politiche elleniche si fa sempre più pesante visti i ripetuti tentativi a vuoto di trovare una formazione di Governo che riesca a gestire la situazione.
Ad Atene per il momento continuano le consultazioni del presidente del Pasok, Evangelos Venizelos, terzo incaricato con lo scopo di formare quanto prima un nuovo Esecutivo ed evitare così nuove elezioni. Il nodo principale resta la partecipazione al Governo della sinistra di Syriza che però non vuole entrare in nessun Governo che sottostà alle imposizioni di Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale. I tempi sono strettissimi, ecco allora il motivo della presa di posizione della Commissione europea e della Germania che rappresentano un avvertimento chiaro a non tergiversare.