L’Eurogruppo salva la Grecia, via libera ai 130 miliardi di euro di aiuti (VIDEO)
La Grecia evita ufficialmente il default, questa mattina dopo oltre 12 ore di riunioni, discussioni e patti bilaterali, i ministri delle Finanze dell'Eurogruppo hanno dato il loro assenso allo sblocco della seconda tranche di aiuti stanziati a dicembre. Nonostante l'approvazione delle riforme da parte del Parlamento di Atene, gli ostacoli al via libera non sono stati pochi. Con lo sblocco dei fondi europei la Grecia può ripagare gli oltre 14 miliardi di euro in Titoli di Stato in scadenza il 20 marzo ed evitare per il momento un disastroso fallimento.
Soddisfazione per il risultato raggiunto – La decisione dell'Eurogruppo "garantisce il futuro nell'Euro della Grecia" ha detto il presidente Jean Claude Juncker alla Conferenza stampa dell'annuncio, dove un po' tutti gli altri rappresentanti della Troika hanno espresso la loro soddisfazione per il risultato raggiunto. Anche il nostro Premier Monti da Roma ha voluto sottolineare il bel risultato ricordando come "l'Europa è anche in grado di funzionare". Un'intesa che però è stata molto travagliata, come ha raccontato anche la Presidente del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde. Nel pomeriggio di ieri, infatti, sembrava che l'accordo fosse molto difficile soprattutto per le cifre in gioco con molti che ritenevano il risultato sul rapporto debito Pil di Atene non raggiungibile per il 2020 e altri che ritenevano non sufficienti i 130 miliardi di aiuti.
La Grecia dovrà sottostare ad un controllo ferreo della Troika – In gioco però vi erano anche i numerosi Titoli greci posseduti dai privati che saranno svalutati di oltre il 50%, come concordato tra il Ministro delle Finanze Evangelos Venizelos e i rappresentanti dei gruppi di investimento, che faranno calare di circa 100 miliardi il debito di Atene. Nell'accordo globale ritocchi anche agli interessi sul primo pacchetto di aiuti elargito dall'Europa, con la Banca Centrale Europea che rinuncerà ai guadagni sui titoli greci girandoli alle banche centrali dei Paesi membri per estinguere il debito. Molte concessioni economiche, dunque, ma che avranno un costo politico pesante per la Grecia che sarà sottoposta ad una massiccia sorveglianza da parte della Troika, che si stabilirà permanentemente ad Atene con suoi delegati. Su questo punto anche il presidente della Bce Mario Draghi ha voluto ribadire che "l'attuazione del programma da parte di Atene deve essere adeguatamente monitorata". Certamente non un buon messaggio per i tanti greci che protestano in piazza proprio contro questa sorta di limitazione di sovranità, ai quali non piacerà questo "nuovo inizio per la Grecia" come in tanti lo hanno battezzato.