L’Austria vieterà di indossare il burqa in luoghi pubblici
Il governo austriaco vieterà di indossare il burqa in pubblico. Dopo averlo annuciato a febbraio, l'esecutivo di grande coalizione tra popolari e socialdemocratici si è messo d'accordo su questo provvedimento, oggi approvato dal Consiglio dei ministri.
La norma prevede il divieto del burqa in pubblico, così come di qualsiasi velo e copricapo che nasconda il viso delle donne. Il cancelliere Christian Kern ha precisato che l'obiettivo del provvedimento "non è fare sentire i 600.000 musulmani in Austria estranei alla nostra società", ma che la decisione è un compromesso inevitabile: "Abbiamo accettato il bando del velo islamico integrale. Non è stato un compromesso facile per noi. Ci sono dei pro e dei contro. Ma per un governo di coalizione il compromesso è indispensabile se si vuole agire".
La misura, considerati i numeri esigui delle donne che in Austria portano il velo integrale (circa 150), è più un segnale politico che altro, e serve ad arginare la crescita di consenso dell'estrema destra. Il piano, tra l'altro, ricalca provvedimenti già presi in Francia – che è stato il primo paese nel 2010 a vietare il burqa – Belgio o Bulgaria.
La decisione si trova all'interno di un piano di riforma contenente misure su rifugiati, sicurezza e integrazione. Tra queste, la previsione di un anno di studio di lingua tedesca e svolgimento a titolo gratuito di attività socialmente utili per i profughi che arrivano in Austria, pena la riduzione degli aiuti finanziari. "Solo in questo modo le persone potranno elaborare il rispetto verso la società", ha affermato Sebastian Kurz (Oevp), ministro degli Esteri e dell'Integrazione, nonché promotore di questo pacchetto di misure.
