L’attentatore di Lockerbie è in coma
Il fautore della strage di Lockerbie verserebbe in gravi condizioni.
Non può muoversi dalla Libia perchè è in coma.
Abdel Basset al Megrahi, attentatore di Lockerbie è in coma. E' quanto ha fatto sapere il fratello Abdel Nasser, spiegando che il terrorista non è più in grado di comunicare con la sua famiglia. Il governo scozzese, rilasciò al Megrahi, credendo che il cancro che aveva alla prostata lo avrebbe presto ucciso.
Al suo ritorno in Libia era stato accolto come un eroe e si incontrò con l'ora latitante Muammar Gheddafi, parlando dall'esterno della casa di famiglia a Tripoli, il fratello Abdel Nasser, ha detto che l'attentatore non ritornerà in una prigione occidentale, come qualcuno ha chiesto, perchè è tra la vita e la morte. A quanto riporta suo figlio Jaled, a tenerlo in vita sarebbero delle somministrazioni di ossigeno: "Nessuno ci consiglia alcunché. Non ci sono medici, non c'è nessuno a cui chiedere. Non c'è linea telefonica per chiamare qualcuno".
Lo scorso 22 agosto, i Senatori dello Stato di New York, avevano chiesto ai ribelli libici di ritenere al Megrahi, responsabile dell'attentato del 1988 al volo 103 della Pan Am, in cui morirono 270 persone e di estradarlo negli Stati Uniti. I leader ribelli avevano risposto che non lo avrebbero fatto. Lunghi negoziati e trattative internazionali portarono la sua consegna in Olanda nel 1999 , dove si tenne il processo davanti a 3 giudici svizzeri che lo condannarono a 27 anni di prigione per omicidio. Nel 2000 il governo libico offrì come risarcimento per ogni vittima 10 mila euro.
Nel 2002 al Megrahi prese formalmente la responsabilità della strage e nel 2009 per motivi umanitari, il Regno Unito decise di farlo tornare a casa, dove venne osannato per le strade con forte indignazione della Gran Bretagna e degli Stati Uniti.