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L’aereo malese abbattuto in Ucraina “colpito da molti oggetti ad alta velocità”

Il volo malese precipitato il 17 luglio fu colpito da “numerosi oggetti” che hanno “perforato l’aereo ad alta velocità”. I risultati del primo rapporto sul volo precipitato in Ucraina con a bordo 298 persone.
A cura di Biagio Chiariello
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L’ MH17 della Malaysia Airlines, precipitato in Ucraina sei settimane fa causando la morte di 298 persone, è stato “perforato da numerosi oggetti ad alta velocità”. E’ questo l’esito del primo rapporto sulle cause dello schianto del Boeing 777 caduto mentre faceva rotta da Amasterdam a Kuala Lumpur. Secondo gli esperti, inoltre, “non vi sono prove di errore tecnico o umano”. Anche le registrazioni delle conversazioni all'interno della cabina di pilotaggio non hanno fatto emergere problemi tecnici di sorta o situazioni di emergenza. A quanto si legge, l'aereo "si è spezzato in volo probabilmente come conseguenza dei danni strutturali causati da un ampio numero di oggetti ad alta velocità penetrati nell'aereo dall'esterno". Il rapporto, che dovrebbe fornire i primi risultati del lavoro dell'Ufficio investigativo per la Sicurezza (Ovv), che dirige e coordina le squadre internazionali, si basa su quanto recuperato dalle scatole nere dell'aereo oltre che su foto, video e altri dati delle autorità aeronautiche. Al momento non verranno attribuite responsabilità per l'incidente, ma va ricordato che sin dai primi istanti dopo la tragedia, Washington e Kiev hanno imputato l’abbattimento dell’MH17 ai separatisti filorussi con un missile terra aria. Il Cremlino ha sempre negato di aver fornito armi di questo tipo ai ribelli.

"Non è ancora stato possibile condurre uno studio dettagliato del relitto, il modello del danno alla fusoliera e alla cabina di pilotaggio è coerente con quello che ci si può aspettare da un grande numero di oggetti ad alta energia che hanno penetrato l'apparecchio dall'esterno" spiega il rapporto preliminare del Dutch Safety Board (Ovv). "E' verosimile che questo danno sia risultato in una perdita di integrità strutturale dell'apparecchio, portando a una disintegrazione in volo", e questo "spiega anche la fine improvvisa della registrazione dei dati, la perdita simultanea di contatto con il controllo del traffico aereo e la sparizione dell'aereo dai radar".

L'abbattimento dell'MH17 della Malaysia Airlines

Lo scorso 17 luglio l’aereo passeggeri malese è stato colpito (sembra da un missile) e si è schiantato al confine fra Russia e Ucraina. A bordo, come detto, c'erano 298 persone, tra le quali numerosi bambini: 283 passeggeri (154 olandesi uno dei quali aveva anche la cittadinanza italiana, 27 australiani, 23 malesi, 23 statunitensi, 11 indonesiani, 9 britannici, 4 tedeschi, 4 belgi, 4 francesi, 3 filippini ed un canadese – del resto dei passeggeri è ignota la nazionalità) e 15 membri dell'equipaggio. Nessuno è sopravvissuto. Il Boeing 777 viaggiava da Amsterdam in direzione di Kuala Lumpur ed è scomparso dai radar alle 15,15 ora italiana, nell'est dell'Ucraina, a circa 50 chilometri dal confine russo, precisamente vicino Torez, dove c'è una forte presenza di separatisti filorussi, che controllano gran parte della zona.

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