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Kim Jong-un: “Attacco Usa in Siria giustifica atomica”. Pentagono replica inviando portaerei in Corea

Il Pentagono ha deciso di modificare la rotta della portaerei Carl Vinson, che navigava verso l’Australia, e dirottarla in Corea del Nord con l’intenzione di mobilitarsi contro Pyongyang per smorzare le ambizioni nucleari mostrate dal dittatore Kim Jong-un.
A cura di C. M.
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La flotta di portaerei Usa Carl Vinson, classe Nimitz e a propulsione nucleare, si sta muovendo verso la penisola coreana. A rendere nota l'informazione sono state fonti del Pentagono, confermando le notizie diffuse dai media Usa nel corso della nottata. La decisione, presa dal comando statunitense mostra l’intenzione degli Stati Uniti di mobilitarsi contro Pyongyang per smorzare le ambizioni nucleari mostrate dal dittatore Kim Jong-un. Il presidente degli Usa Donald Trump ha fatto sapere di essere intenzionato ad agire contro la Corea del Nord anche senza il supporto di altri Stati. "Il comando del Pacifico degli Stati Uniti ha ordinato al gruppo aeronavale di portaerei Carl Vinson di mobilizzarsi come misura di prudenza per mantenere la sua disposizione e presenza nel Pacifico. La principale minaccia nella regione continua a essere la Corea del Nord, a causa della suo irresponsabile e destabilizzante programma nucleare», ha spiegato una fonte interna al Pentagono. Secondo quanto diffuso dai media locali, i quali citano un portavoce del ministero degli Esteri del regime nordcoreano, Kim Jong-un infatti considera l'attacco degli Stati Uniti contro la Siria "un atto di aggressione intollerabile, che prova più di un milione di volte quanto sia giusto che la Corea del nord continui il proprio programma nucleare".

LaCarl Vinson è presente in Estremo Oriente già dallo scorso febbraio. Insieme alla flotta di cacciatorpedinieri Aegis ha partecipato ad alcune attività di addestramento nel mar delle Filippine, mentre da inizio marzo, invece, ha preso parte alle manovre congiunte di Usa e Corea del Sud nel mezzo delle tensioni intercoreane alimentate dal test del missile fatto il 12 febbraio da Pyongyang e dall’omicidio del 13 febbraio a Kuala Lumpur di Kim Jong-nam, fratellastro del leader Kim Jong-un.

Inizialmente, il gruppo navale avrebbe dovuto fare rotta verso l’Australia, ma l’ipotesi di un sesto test nucleare o di lancio di un missile intercontinentale a ridosso del 15 aprile, data simbolo in Corea del Nord perché corrispondente al compleanno del fondatore dello Stato, Kim Il-sung, ha portato gli Stati Uniti a modificare il programma e tornare verso la Corea.

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